È una dolce sconfitta quella della Mint Vero Volley Monza, che si arrende solo in Gara 4 della Finale Scudetto contro la corazzata Perugia, e solo dopo aver lottato fino all’ultimo punto. Non a caso ci sono solo sorrisi, alla fine, per i protagonisti come Gabriele Di Martino: “Oggi, come per tutto l’anno, abbiamo dimostrato che non molliamo mai come persone, come gruppo e come pubblico. È stato fantastico. È un risultato super positivo per noi, vince Perugia però l’Arena di oggi dimostra che è stato un grande spettacolo sportivo: sono veramente contento“.
“In tribuna oggi c’erano 1000 ragazzi – sottolinea il centrale di Monza – e sono loro che danno continuità all’attività della società. Oggi, ma per tutta la stagione, abbiamo fatto divertire un sacco di persone e ci siamo divertiti anche noi come gruppo. Ora personalmente mi aspetta la nazionale e sono felice, ci vorrà un po’ di riposo perché le emozioni sono state veramente tante. Però secondo me la data di oggi rappresenta veramente il valore aggiunto di giocare a pallavolo e fare sport: abbiamo perso ma abbiamo vinto tutti quanti“.
L’intervista a Massimo Eccheli si interrompe subito per l’irruzione di Angelo Lorenzetti, che va ad abbracciare il collega al termine della cerimonia di premiazione e gli fa anche i complimenti per “lo stile“. E sul viso del tecnico di Monza si dipinge l’orgoglio per il saluto del “maestro”. “Abbiamo fatto la gara che volevamo – commenta Eccheli – abbiamo dato battaglia subito e non ci persi d’animo, siamo stati bravi anche a recuperare nel terzo set quando sembrava chiuso. Questa partita è stata la sintesi della nostra stagione: una squadra che non ha mai mollato nei momenti di difficoltà ed è riuscita ad arrivare a tre finali“.
“Il merito principale è dei ragazzi – continua l’allenatore di Monza – che hanno creato un’alchimia incredibile. Hanno sempre lavorato senza mai tirarsi indietro, hanno affrontato le difficoltà sacrificandosi: ricordo che proprio nella gara di ritorno della regular season con Perugia è iniziata un’ondata di influenza, e i ragazzi hanno giocato 3 partite con la febbre, dimostrando grande attaccamento alla maglia e a quello che facevano. Si sono voluti molto bene“. L’ultimo pensiero è per le pietre miliari di questa grande cavalcata: “Le due Gara 5 con Civitanova e Trento fuori casa sono state due partite da tenere nel comodino e rivedere, e anche Gara 2 della finale è stata incredibile“.
interviste di Eugenio Peralta e Giuliano Bindoni