Di Redazione
Tante stagioni passate tra la massima serie e la A2 con l’ultima annata sportiva in maglia Videx Grottazzolina in Serie A3 Credem Banca. Quest’anno si appresta a vivere una nuova avventura con la SBV Galatina, formazione neopromossa nella terza categoria nazionale. Stefano Giannotti, il nuovo opposto, intervistato dalla Gazzetta del Salento, è pronto per la stagione 2020/2021.
Lei ha sempre giocato in Superlega ed in A2, eccezion fatta per la stagione 2019/2020, nella quale ha militato nel Grottazzolina, che ha dominato uno dei due gironi di A3. Com’è nata la scelta di accasarsi con la matricola Galatina? «È stata una decisione travagliata, in quanto mi sarei aspettato opzioni di categoria superiore che, a causa delle difficoltà create dalla crisi determinata dal Coronavirus, non sono arrivate. I dirigenti del Galatina, invece, hanno dimostrato grande caparbietà nel volermi in rosa, mi hanno fatto capire di essere decisi a puntare su di me ed alla lunga mi hanno convinto della bontà del proprio progetto».
Conosce qualcuno dei nuovi compagni di team? «Il centrale Alberto Elia, atleta di livello superiore all’A3, abituato a cimentarsi in Superlega ed in A2. L’ho affrontato spesso da avversario e so quanto valga. Ci siamo sentiti per scambiare delle opinioni sul prossimo campionato di A3. Degli altri componenti del roster so che molti di loro facevano parte del gruppo, che ha lottato al vertice in B, nel 2019/2020, e che hanno quasi tutti alle spalle qualche esperienza in A2 o in A3».
Galatina si aspetta molto da lei, che sarà il terminale offensivo principale del sestetto allenato da Giovanni Stomeo. È pronto per questa nuova avventura? «Il mio obiettivo è sempre quello di dare il meglio per la formazione nella quale gioco e sarà così anche nell’Olimpia Sbv. La pallavolo, però, è uno sport di squadra, nel quale è determinante che ciascuno faccia bene la propria parte. Non ci sono atleti che, da soli, possono vincere le partite. Pertanto, il destino del Galatina sarà sempre nelle mani di ciascuno dei componenti della rosa, compresi quelli che andranno in campo di meno, ma che si faranno trovare pronti alla chiamata e terranno alta la qualità dell’allenamento».