Si chiude con una prestazione mostruosa di Civitanova una serie di semifinale bellissima e combattutissima, che ha dapprima visto dominare Perugia salvo poi patire il ritorno prepotente dei marchigiani che si aggrappano al servizio e soprattutto ai loro due giocatori simbolo per risalire la china e guadagnarsi con merito la finale contro Trento.
In casa umbra un brusco stop che deve far riflettere, ma anche la certezza che la squadra c’è e può ancora riscattare la stagione con le finali di champions.
Ma veniamo alle pagelle di giornata, ricordando che una giornata può andare bene o essere storta, ma tutti i ragazzi ci hanno regalato un gran bel match ricco di pathos ed emozioni.

Bottolo: voto 9
Che in questa stagione abbia raggiunto la sua maturità completa lo abbiamo già detto tante volte, ma ieri Mattia ha letteralmente preso la squadra per mano e con una prova pazzesca al servizio e in ricezione trascina i suoi all’impresa. Bravo anche in attacco dove sbaglia poco ed è lucido nei palloni caldi del match.
Nikolov: voto 8
Vederlo in panchina per gran parte della stagione ci aveva fatto storcere il naso, ma appena avuta l’occasione il bulgaro se l’è presa di slancio dimostrando di essere l’astro nascente (e già presente) del volley mondiale. Non gioca ai livelli di gara 4, ma il suo atteggiamento e il suo apporto sono fondamentali per la vittoria.
Lagumdzija: voto 8,5
Prova concreta per l’opposto turco che picchia senza paura, pur trovando ogni tanto la palla di Boninfante troppo bassa e veloce. Determinante in attacco, pericoloso dai 9 metri, si fa apprezzare anche per il limitato numero di errori commessi pur attaccando palloni non sempre puliti.
Gargiulo: voto 8
Prova sontuosa per il giovane centrale italiano che in attacco si fa sentire con continuità dimostrando di valere una finale scudetto. Mezzo voto in meno per un paio di battute flottanti sprecate malamente in momenti chiave.
Boninfante: voto 7
Continua la crescita di personalità del giovane regista che è molto bravo a sfruttare i suoi attaccanti. Bene il gioco al centro e la pipe, qualche palla non perfetta in banda, ma sono dettagli in una gara giocata con molta intensità.
Chinenyeze: voto 5,5
Un suo attacco rimbomba ancora nel PalaBurton, ma alla lunga la prova del francese è fatta di momenti altalenanti, nel quale ci resta la sensazione che potrebbe fare molto di più.
Bisotto: voto 8
Perugia lo mette sotto pressione in attacco e lui risponde con una gran prova, senza mai scomporsi e prendendo campo ai compagni. Una serie di semifinale pazzesca per un ragazzo che si è trovato catapultato in campo e ne è uscito a testa alta.
Medei: voto 8
Il progetto di rinnovamento Lube decolla già al primo anno grazie a lui che ha il merito di aver fatto esplodere definitivamente Bottolo e Nikolov, e di aver messo le basi per una carriera da grande campione a Boninfante.

Ben Tara: voto 6
Al servizio riesce spesso a ricucire gli strappi dei marchigiani, ma in attacco fatica troppo pur gestito da Giannelli. Qualche errore di troppo appesantisce la sua prova nel globale.
Giannelli: voto 6
Questa volta il capitano non riesce a trascinare i suoi all’ennesima finale, tradito dagli schiacciatori laterali con cui non riesce a trovare ritmo. Molto bene invece nel gioco al centro dove esalta al massimo i propri attaccanti.
Ishikawa: voto 5
Schierato un po’ a sorpresa da Lorenzetti come titolare, affonda in ricezione sotto la potenza dei colpi marchigiani chiudendo con 8 ace subiti. In attacco manca di continuità e chiude con 4 gratuiti e tre murate subite. Dopo le stagioni da trascinatore di Milano, una piccola battuta d’arresto alla sua prima esperienza perugina.
Semeniuk: voto 4,5
Sette ace subiti da un giocatore del suo talento sono il termometro della potenza di fuoco che si è abbattuta sulla seconda linea perugina, ma questo non basta a spiegare anche la fatica in attacco dove il forte polacco si ferma ad un modesto 40%.
Plotnytskyi: voto 6
Qualche ingresso in cui dimostra che sta bene e che è finito in panca per scelta tecnica.
Solè: voto 8,5
Prova perfetta al centro della rete dove fa mulinare velocemente il suo braccione per un 9 su 9 in attacco da standing ovation. Discreto anche a muro, dove sporca molti palloni.
Loser: voto 6
In attacco è una sentenza, ma da lui ci si aspetta che faccia la differenza anche a muro e al servizio, dove invece è stato molto falloso senza produrre grossi risultati.
Colaci: voto 7
In una seconda linea che affonda lui è l’ultimo baluardo, quel soldato che resiste fino all’ultimo senza scomporsi mentre a fianco piovono autentiche granate. Peccato perché si meritava un’altra (l’ennesima) finale scudetto.
Lorenzetti: voto 5
Dopo gara 4 prova a dare una scossa al gruppo inserendo Ishikawa a sorpresa per Plotnytskyi, ma alla lunga il cambio non paga e dopo un set e mezzo le certezze di Perugia franano davvero troppo in fretta.
Di Paolo Cozzi