La Mint Vero Volley Monza esce a testa altissima dalla prima finale di Del Monte Coppa Italia della sua storia, persa per 3-1 contro Perugia. Gianluca Galassi e compagni non hanno molto da rimproverarsi, anche se il centrale azzurro non è del tutto convinto: “Niente rimpianti? Non lo so. Ma sicuramente abbiamo lasciato il cuore in campo, abbiamo fatto una grandissima partita, giocando ad alto livello. Devo dire bravi ai miei compagni, perché per molti di loro era la prima finale, ma non hanno avuto paura, hanno avuto la testa libera e giocato molto bene. Questa sicuramente è una nota di merito. Però qualcosa che potevamo fare meglio c’è: io, e tutti noi, siamo molto autoesigenti. Adesso abbiamo la Challenge Cup e un finale di stagione importante che vogliamo affrontare nel miglior modo possibile“.
A Monza va soprattutto riconosciuto il merito di aver creduto fin dall’inizio a un risultato che a molti sembrava impossibile: “È la mentalità che ci portiamo avanti dall’inizio della stagione – sottolinea Galassi – pensare a una partita alla volta per fare il meglio e il massimo che possiamo. L’abbiamo dimostrato in queste partite e molte volte anche in campionato, anche se nell’ultimo periodo siamo stati un po’ più assenti. Poi va un grosso merito a Perugia per come ha giocato“.
Il centrale di Monza si è distinto in particolare per le grandi prestazioni al servizio, fondamentale che spesso gli ha creato qualche problema in nazionale ma che a Bologna è stato micidiale, con 3 ace in semifinale e altri 4 in finale. “La battuta è andata bene – chiude Galassi – è un fondamentale su cui sto provando a lavorare tanto, ne sono felice e spero di continuare così“.
“È stato un weekend molto intenso, un’esperienza bellissima – aggiunge Massimo Eccheli ai microfoni della società – purtroppo oggi ci è mancata un po’ di energia rispetto a quella che sarebbe servita, perché Perugia è una squadra molto attrezzata che deve essere affrontata al massimo delle possibilità, altrimenti rischi di soccombere. Però siamo stati bravi, non ci siamo mai dati per morti e abbiamo reagito anche dopo un terzo set, c’è mancato poco per riuscire ad arrivare al tie break. È un bel passaggio per il prosieguo della stagione, dovrà darci consapevolezza, anche se chiaramente ci avrà tolto qualche energia“.
di Eugenio Peralta
