foto Fipav/Tarantini

Giannelli: “Positivo essere tra le prime quattro, ma il dispiacere c’è…”

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Gli azzurri sono stati sconfitti dagli Stati Uniti nella finale 3°-4° posto del torneo olimpico. Lo 0-3 (23-25, 28-30, 24-26) conclusivo condanna così i ragazzi di Ferdinando De Giorgi alla quarta posizione in classifica.

Simone Giannelli: “Come tutti gli altri, sono molto dispiaciuto sicuramente per non essere riusciti a portare a casa questa medaglia, era un match molto importante per noi, l’abbiamo affrontato nel migliori dei modi, siamo entrati in campo nella maniera giusta, carichi aggressivi, facendo le cose che ci eravamo detti, poi dopo è stata una partita di alto livello Abbiamo perso tutti i set ai vantaggi, peccato”.

Sono molto, molto dispiaciuto come ho già detto, ma bisogna anche andare avanti. Lo sport è questo, quindi congratulazioni agli Stati Uniti per aver vinto questo bronzo. Per noi, come dicevo, portare a casa una medaglia sarebbe stato qualcosa di grandioso. Non siamo stati bravi a farlo e cercheremo di migliorarci per il futuro. Ora non dovremo fare una tragedia per quello che è accaduto”.

Dobbiamo valutare il fatto che siamo comunque nelle prime quattro squadre al mondo in quest’Olimpiade e questo è un dato di fatto. Così come è un dato di fatto l’essere senza medaglia, quindi dobbiamo cercare di prendere questa esperienza, farla nostra, essere consapevoli che certe cose potevamo farle meglio, mentre altre le abbiamo fatte bene”.

Dovremo continuare sulle cose che abbiamo fatto bene e migliorare su quelle che invece non hanno funzionato per cercare di arrivare al livello delle tre che sono arrivate davanti a noi. Ogni partita ha una storia a sé, non è una frase fatta mai così, quindi ogni volta che si entra in campo, come a pallavolo ma con tutti gli altri sport, succedono cose diverse. Abbiamo trovato sicuramente delle squadre che hanno giocato bene, noi siamo stati lì e abbiamo giocato la nostra partita”.

Per me la questione della nostra giovane età non può essere un’attenuante, noi siamo quelli che siamo. Non mi interessa l’età, non mi interessa quello che c’è scritto sul passaporto, c’è da giocare a pallavolo, l’età non conta perché per quando si vince, quando abbiamo vinto il mondiale nessuno ha parlato dell’età, quindi c’è da essere dispiaciuti, tornare a casa, allenarsi, migliorare e tornare maggiormente pronti le prossime volte”.

(fonte: Comunicato stampa)

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