Di Redazione
Una bella vittoria quella della Sir Safety Conad Perugia che nel big match della terza giornata di Superlega, è riuscita a portarsi a casa tre punti importanti nonostante un avvio non dei migliori, come dichiarato sia dal Presidente Sirci che da coach Bernardi al “Corriere dell’Umbria”.
Con l’avvicinarsi di Halloween ha visto i fantasmi per poi godersi una grande Sir trascinata da un super Leon. Al netto del forte spavento iniziale, il presidentissimo Gino Sirci si mostra estremamente soddisfatto per il successo ottenuto su una Itas che, secondo il patron, “vale la Lube, è una grande squadra“. “Dopo il primo set ho visto mille fantasmi – ha ammesso -. Ad un certo punto sono andato anche via perché non riuscivo a fare fronte a questo smacco. Quando me ne vado è perché non riesco ad esprimere la mia presenza. Abbiamo preso una grande paura, giocavamo male e loro erano straripanti“.
Straripanti come Leon che in attacco ha letteralmente preso per mano i Block Devils. “Ha fatto una grande gara, King. E’ stato l’uomo giusto al posto giusto – sottolinea Sirci -. Abbiamo speso bene i soldi per lui. E’ dotato di una classe eccelsa. Averlo con noi è fondamentale ma devo dire che tutti i ragazzi hanno fatto bene, compreso Lanza che è in crescita ma in battuta deve essere più sicuro dei propri mezzi, più spensierato, deve avere meno paura e tornare ad essere quel giocatore su cui abbiamo puntato tanto. Ora andremo a Civitanova con uno spirito diverso. Ci aspetta un match molto difficile così come lo è stato quello contro Trento“.
Anche coach Bernardi resta in tema con gli eventi di fine ottobre esponendo il suo pensiero. “Una partita iniziata come un film dell’orrore – ha sottolineato – ma terminata con una lieta novella, sicuramente non siamo in un momento brillantissimo né in un periodo super positivo ma è ancora molto presto nella regular season, la partita è cominciata male grazie alla serie di Vettori in battuta dove noi avevamo commesso qualche errore di troppo, non era facile rientrare in partita ma i ragazzi sono stati bravissimi, mi ricordo che quando giocavo, queste situazioni non erano affatto facili“.
Tra fantasmi ed horror le certezze: “Non so se la nostra squadra vincerà o no, ma sono certo che la nostra squadra ha bisogno di tranquillità perché, insieme all’equilibrio sono i due ingredienti fondamentali che ti permettono di fare un percorso: se poi vengono a mancare diventa una strada difficile anche solo da intraprendere. Come ho già detto i bilanci si faranno a fine maggio magari tirando anche qualche piccola somma intermedia, spesso e volentieri il giudizio su di noi passa dalle stelle alle stalle, questo non equilibrio però mette in difficoltà tutti. Dobbiamo sempre tenere un profilo molto tranquillo e molto basso. Gardini quando è stato il mio capitano, mi disse che dovevamo mettere la testa dentro lo scatolone e tirarla fuori a maggio e noi è così che dobbiamo fare. Ci vuole del tempo per affinare degli automatismi in una squadra, dobbiamo avere pazienza e sono sicuro che arriveranno“.
Il coach poi parla di Wilfredo Leon e dei suoi compagni: “Tutti lo considerano il più forte giocatore del mondo, sicuramente lo è. L’aspetto che tengo a sottolineare – ha aggiunto – è uno di quelli che mi conforta maggiormente. E’ che la squadra non so se è ancora a metà del suo percorso per raggiungere il massimo potenziale“.