Di Redazione
La “rivolta” dei giocatori. Si era parlato già tempo fa delle “lamentele” sui fitti calendari internazionali da parte degli atleti impegnati anche nelle rispettive nazionali. Come riportato da Andrea Scoppa, giornalista de “Il Resto del Carlino Macerata” una delegazione di giocatori ha finalmente incontrato la FIVB per discutere dei troppi impegni tra club e Nazionale.
Una delegazione di atleti tra cui Bruno, ma anche ex Lube come Christenson e Zaytsev, nei giorni scorsi ha firmato un documento (sottoscritto da big che giocano all’estero come Grozer, Kubiak e Muserskiy) e soprattutto ha incontrato a Bologna rappresentanti della Federazione internazionale.
Motivi? Avviare una vera e propria revisione del calendario di eventi mondiali, riducendolo finalmente. Le stelle della pallavolo sono esasperate, stufe di accettare illogiche scelte politiche che hanno causato stress ed infortuni. In effetti i numeri dicono che i giocatori «nazionali» nel 2018 hanno giocato un’infinità di partite: 80 per Juantorena e addirittura 89 per Cester tra club e Italia.
Per non parlare dei viaggi (l’Italia nell’ultima Volleyball Nations League ha avuto un’odissea di 42 ore nei voli dall’Argentina al Giappone) e molti al ritorno dalle nazionali hanno patito seri problemi fisici.
Ci saranno altri incontri e si spera sviluppi anche perché in estate le manifestazioni addirittura aumenteranno tra Vnl, qualificazioni olimpiche, Coppa del mondo e gli Europei a fine settembre.