Di Redazione
Adesso è ufficiale: sarà Giorgia Frosini, classe 2002, l’alternativa a Paola Egonu nel ruolo di opposto dell’Imoco Volley Conegliano per la stagione 2021-2022. La “panterina”, che proviene dalla scuola delle giovanili dell’Imoco Volley Pool Piave, è nata a Bologna e ha iniziato a giocare a Verona prima di arrivare a San Donà nel 2016. Nelle ultime due stagioni, assieme ad altre giovani del vivaio gialloblu, ha vestito la casacca del Club Italia in Serie A2.
Frosini è una figlia d’arte: il padre Alessandro è stato una gloria del basket italiano (2 Scudetti, 4 Coppe Italia, 2 Eurolega e un argento europeo con la Nazionale al suo attivo) e attualmente è nello staff dirigenziale nella squadra di basket a Verona in A2. Il 16 giugno Giorgia è attesa dall’esame di maturità all’Istituto Tecnico Turistico a Milano (nelle ultime due stagioni ha vissuto nel capoluogo lombardo, sede del Club Italia), poi sarà impegnata nella preparazione dei Mondiali Under 20 a luglio in Belgio/Olanda e nelle eventuali Finali Nazionali Under 19 con l’Imoco Volley San Donà. Giocherà con il numero 12, lo stesso del papà da giocatore.
Ecco l’intervista realizzata dall’ufficio stampa della società veneta.
Giorgia, l’emozione di vestire la maglia delle Pantere.
“Sinceramente non ci credo ancora, penso che realizzerò davvero al primo allenamento. Per me è incredibile vestire la maglia dell’Imoco, un’emozione fortissima e un grande onore che spero di riuscire a meritare ogni giorno. Lavorare quotidianamente con le campionesse che ci sono sarà un’occasione unica per crescere tanto, come giocatrice e come persona. Sono sempre stati degli esempi e dei modelli per me, ricordo bene gli allenamenti estivi che ho fatto al Palaverde gli anni scorsi nella fase di preparazione, era come andare all’università, adesso potrò ogni giorno approfittarne per prendere qualcosa da ognuna e imparare ad essere una professionista in campo e fuori“.
Ci racconti il tuo percorso pallavolistico?
“Ho iniziato a Verona a 12 anni. Prima pensavo, sulle orme di mio papà, di giocare a basket, poi alcune amiche e mia mamma che aveva giocato, anche se non a livelli alti, mi hanno fatto provare la pallavolo e mi è piaciuta tantissimo. Giocavo e mi allenavo sempre anche con le più grandi, poi in un torneo per le selezioni provinciali mi hanno notata Silvia Giovanardi e Pietro Maschio, avevo 14 anni e mi hanno proposto di andare a San Donà. I miei genitori mi hanno aiutato nella scelta, l’occasione era quella giusta e l’ho presa entrando in uno dei settori giovanili più importanti d’Italia. In tre anni ho vissuto la promozione dalla B2 alla B1 e ho giocato nelle categorie giovanili fino all’Under 18. Da due anni sono al Club Italia, una bella esperienza molto formativa, e d’estate rientro al club per le fasi finali della juniores. Con le Nazionali giovanili ho vinto l’Europeo Under 16, l’argento all’Europeo Under 17 e al Mondiale Under 18, l’anno scorso il Covid ci ha fermato, ma quest’estate sarò nel gruppo per il Mondiale Under 20“.
Conosci qualcuna delle tue nuove compagne?
“Con Loveth Omoruyi abbiamo fatto parecchie estati assieme con le varie nazionali, la conosco bene. Con le altre invece, a parte gli allenamenti fatti negli anni passati, diciamo che le ho viste molto in… televisione o sugli spalti a fare il tifo al Palaverde“.
E adesso saranno tue compagne, come ti prepari psicologicamente a questo grande salto?
“Avendo vissuto con un papà giocatore e professionista nello sport, da piccola ho sempre pensato che il mio “lavoro” sarebbe stato quello dell’atleta, più che un sogno era una cosa che per la mia situazione familiare mi sembrava fosse normale. Mio papà è sempre stato al mio fianco in ogni decisione e mi ha aiutato, a 13 anni sono andata via di casa, ma non l’ho vissuta come una cosa strana, mi sembrava automatico e non mi è pesato perchè avevo un obiettivo e il pieno sostegno della mia famiglia. Quindi posso dire che questo obiettivo l’ho raggiunto, ma adesso viene il bello!“.
Avrai davanti nel ruolo Paola Egonu, la numero uno, un bel modello. Che prospettive hai per la stagione?
“Imparare, imparare e ancora imparare. Paola è una giocatrice fantastica, un fenomeno, sarà un onore allenarmi con lei e avere il privilegio di poter prendere qualcosa per accrescere il mio bagaglio di giocatrice. So che ci sono tante partite e tante manifestazioni, se ci sarà bisogno di me in campo il mio compito sarà quello di farmi trovare pronta, lavorerò intensamente per questo“.
Potrebbe esserci il pubblico nella tua prima stagione da Pantera…
“Se penso a quando venivo a vedere l’Imoco al Palaverde, all’atmosfera, i tifosi caldissimi, i pienoni, mi emoziono solo all’idea di poter essere in campo con un sold out. I tifosi dell’Imoco sono il meglio che ci sia per creare spettacolo anche sugli spalti, sarà elettrizzante vivere questa esperienza, non vedo l’ora“.
(fonte: Comunicato stampa)