Dodici titoli italiani giovanili nei campionati di categoria della Federazione, più 4 Junior League e due Boy League (l’ultima nella stagione 2015/16) per quanto riguarda le manifestazioni organizzate da Legavolley. Il successo di Agropoli di fine maggio della Consar Ravenna, che ha battuto l’Itas Trentino 3-1 (24-26, 25-16, 25-20, 30-28) nella Finale Nazionale Under 19, ha arricchito l’albo d’oro della pallavolo maschile della città, dando così ulteriore concretezza a un lavoro sui giovani che è sempre stata prerogativa di questo sport all’ombra di San Vitale.
Il trionfo dell’Under 19, oltre a essere il primo della nuova progettualità attuata dal gruppo Consar quando l’estate scorsa ha deciso di entrare nella gestione diretta della società Porto Robur Costa 2030, è il secondo maturato nell’ambito del Consorzio Romagna in Volley, dopo appunto la Boy League, avviato nel 2015 da Maurizio Morganti, presidente del Volley Club Cesena e Luca Casadio, all’epoca presidente del Porto Robur Costa, per la ripartenza e la valorizzazione del settore giovanile maschile. L’obiettivo del consorzio, che oggi coinvolge dieci società sportive del territorio romagnolo, era ed è tuttora, quello di far crescere i giovani talenti del movimento pallavolistico territoriale grazie alla sinergia di intenti di tutte le associazioni coinvolte, che ha in Ravenna il capofila della filiera maschile. L’attuale gruppo dell’Under 19 si è preso così la rivincita della finale persa a Catania nel 2018, quando i ragazzi in questione avevano 14 anni, allenati da Fabio Forte e Valerio Minguzzi.
Maurizio Morganti, non nasconde la soddisfazione nel vedere realizzati gli obiettivi del Consorzio: “Lo scudetto dell’Under 19 di Ravenna è chiaramente l’apice di un progetto di valorizzazione dei giovani del territorio – sottolinea Maurizio Morganti, presidente di Romagna in Volley – e a questi ragazzi vanno i miei complimenti. Ed è doveroso da parte mia ringraziare anche tutti gli allenatori del presente e del passato che hanno svolto un ottimo lavoro, dedicandosi con passione e professionalità alla crescita dei ragazzi, allenandoli nelle varie associazioni del Consorzio“.
“Questi ragazzi, che sono insieme da quando avevano 14 anni, sono stati straordinari – sottolinea Marco Bonitta, direttore tecnico del settore giovanile del Porto Robur Costa 2030 –: alcuni di questi che hanno vinto il titolo Under 19 sono arrivati dopo, ma si sono ben integrati in questa ossatura. Hanno avuto una pressione enorme, hanno sostenuto il peso incredibile perché sono partiti sapendo che tutti li davano per favoriti e che dovevamo vincere. Abbiamo sofferto parecchio, ma non c’è nulla di bello se non c’è anche un po’ di sofferenza nella conquista. Ci siamo meritati questo titolo e credo che sia il coronamento del grande lavoro sul settore giovanile di questi anni e della grande tradizione di Ravenna“.
(fonte: comunicato stampa)