La stagione in Turchia si è ormai conclusa, con il suo VakifBank per la prima volta relegato al terzo posto dopo 5 anni di dominio. Ora Giovanni Guidetti può concentrarsi sull’ultimo appuntamento dell’anno, quello che può salvare l’annata: le Super Finals di Champions League di sabato 20 maggio a Torino, dove le giallonere difenderanno il titolo nel “derby” turco contro l’Eczacibasi. “Siamo due squadre con caratteristiche peculiari – spiega il tecnico modenese in un’intervista al Corriere Torino – le più longeve nel panorama turco e le uniche specializzate nel volley, non polisportive. Quest’anno nel nostro roster abbiamo sei giocatrici del settore giovanile“.
“Non sono un amante delle Super Finals – rivela Guidetti – resto nostalgico della Final Four, una formula che dava modo di entrare meglio nel clima. Si sa che in una partita secca tutto può succedere. Loro sono uno squadrone con una diagonale, Ognjenovic-Boskovic, tra le più forti al mondo. Sarà un grande spettacolo, che l’Italia saprà apprezzare“.
Inevitabile la domanda su Paola Egonu, pronta a lasciare il Vakif per trasferirsi a Milano dopo una sola stagione: “È venuta a Istanbul per migliorare – dice l’allenatore – si è fatta voler bene. La lascerò partire malvolentieri. Non abbiamo potuto tenerla e mi dispiace. C’è un rapporto molto bello, si è rivelata una ragazza umile e con tanta voglia di crescere“.
Guidetti ha parlato anche della tragedia di Julia Ituma, che ha toccato molto da vicino la sua squadra: “Siamo passati accanto all’hotel proprio quella mattina per andare all’allenamento. Non è stato facile per nessuno pensare alla pallavolo, l’avevamo appena vista giocare con Novara. Inutile esprimere giudizi, è un mondo che sta cambiando e noi adulti dobbiamo essere ancora più attenti, più vicini ai ragazzi. Ma ciò che succede nella loro testa e dentro ai telefoni, in quella seconda vita, purtroppo non lo sappiamo“.
(fonte: Corriere Torino)