La stagione del VakifBank Istanbul si è conclusa con l’eliminazione nella semifinale dei playoff scudetto per mano dell’Eczacibasi ed è stata senza dubbio la peggiore dell’ultimo decennio per la squadra giallonera, che è rimasta fuori dalle semifinali di Champions League per la prima volta dopo 12 anni e si è vista sfuggire anche Mondiale per Club e Coppa di Turchia (ma ha comunque messo in bacheca un trofeo, la Supercoppa). A preoccupare l’allenatore Giovanni Guidetti, al timone della squadra di Istanbul dal lontano 2008, è però soprattutto l’imminente fine di un’epoca: a fine stagione la brasiliana Gabi, capitana e giocatrice simbolo della squadra, lascerà il Vakif dopo 5 stagioni per trasferirsi a Conegliano.
“Quando l’ho saputo ho pianto!” dice senza mezzi termini Giovanni Guidetti in un’intervista video realizzata dalla testata Voleybolun Sesi, per poi precisare: “Non so se ho davvero pianto fisicamente… ma di sicuro io e lei abbiamo una relazione forte e incredibile. Lei è stata molto aperta con noi, abbiamo discusso e analizzato la situazione, e abbiamo accettato la sua scelta. La sua assenza peserà non solo perché è la migliore schiacciatrice del mondo, secondo me senza rivali, ma anche perché perderemo un capitano straordinario, il terzo dopo Gozde Kirdar e Melis Gurkaynak. Chi verrà dopo Gabi dovrà lavorare molto duro e anche imparare il ruolo di leader come ha fatto lei: la Gabi di adesso non è la Gabi di 5 anni fa, e ci mancherà molto. Avrà sempre un grande spazio nel cuore del Vakif e nel mio“.
Nel corso del lungo colloquio, l’allenatore italiano ha spiegato che nella prossima stagione vedremo “un Vakif più giovane, anche nelle straniere“, e ha detto di attendersi grandi cose dalle giovani generazioni turche: “Vedo già tantissime giocatrici interessanti, anche tra quelle di 13-14 anni“. Poi Guidetti ha raccontato il suo rapporto con la squadra turca: “Siamo cresciuti insieme. Penso al VakifBank come una famiglia: non impari a essere un genitore, è un processo che si crea giorno dopo giorno. Ho provato a installare una nuova cultura in questa squadra, e la cultura del Vakif è diventata la mia“.
Le metafore “motivazionali” utilizzate dal coach modenese prima delle partite sono diventate famose in Turchia: “Quest’anno ho paragonato le ragazze a gladiatori che devono entrare nel Colosseo e non devono aver paura di niente, specie quando siamo in un palazzetto con 8000 tifosi avversari: se restiamo uniti non possiamo vincere. Ho usato anche l’immagine di qualche supereroe. Ma più dei miei discorsi è importante il modo in cui le giocatrici parlano tra loro: dobbiamo trovare qualche motivazione più forte del “voglio vincere”, perché individualmente tutti vogliono vincere. Non parlo mai di cose tattiche, su quelle facciamo 10 video alla settimana… provo a far sì che le ragazze trovino motivazioni, talvolta facendo leva sulle lacrime, talvolta sui sorrisi. Non uso ChatGPT (ride, n.d.r.), lascio parlare le giocatrici“.
Guidetti ha parlato anche dell’eliminazione delle squadre turche dalla Champions: “Perdere contro Conegliano non posso considerarlo un fallimento, ma penso che con un sorteggio migliore saremmo potuti arrivare in semifinale. Non è bello per noi e per tutta la Turchia non avere squadre in finale, ma credo che le italiane abbiano il grande vantaggio di poter giocare in Europa con la stessa formazione che usano in campionato, per via delle regole sugli stranieri. Il regolamento che c’è in Turchia non mi piace e stiamo lottando per cambiarlo: la logica direbbe che se hai 3 straniere in campo devi poterle avere anche in panchina. Così come stanno le cose ci manca il senso di unità del gruppo e dello stare insieme in ogni partita“.
Altro tema toccato quello delle novità sul mercato internazionale, con l’emergere del campionato LOVB negli Stati Uniti: “Il mercato della pallavolo cambierà molto – ha detto Guidetti – perché ogni giocatrice sarà tentata dall’esperienza negli USA, anche se non credo che sopravviveranno entrambi i campionati che ci sono ora. Poi c’è il Giappone, che ha introdotto una straniera in più, e ci sono le squadre italiane. Credo che i primi campionati a essere influenzati da queste novità saranno Germania, Polonia e Francia, in cui c’era un gruppo numeroso di giocatrici USA, e questo cambierà anche il quadro della Champions League. Ma ovviamente anche le big saranno in parte condizionate“. Sull’affollamento degli impegni, invece, il coach del Vakif è fiducioso: “Il nuovo calendario FIVB è straordinario, migliorerà molto le cose e permetterà alla stagione di club di svilupparsi correttamente, con 3-4 settimane di riposo tra l’attività internazionale e quella di club“.
(fonte: Voleybolun Sesi)