Foto Ufficio Stampa Sigel Marsala

Giulia Agostinetto, capitano dell’Amando Volley, con il cuore e il pensiero a Musile di Piave (video)

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Di Redazione

Ritrovarsi in Sicilia, a centinaia di chilometri da casa, nel momento in cui l’Italia si ferma per l’emergenza coronavirus: è la storia di Giulia Agostinetto, capitano dell’Amando Volley di Santa Teresa di Riva (Messina), ma originaria di Musile di Piave, cittadina di circa 11mila abitanti in provincia di Venezia. Con i campionati sospesi, e il futuro pallavolistico che è un grande punto interrogativo, Giulia ha deciso di rimanere comunque in Sicilia, come ha raccontato al portale Tempo Stretto: per breve tempo è sembrata una sorta di isola felice, prima che il nuovo decreto della Presidenza del Consiglio estendesse le misure di contenimento per l’emergenza coronavirus all’Italia intera.

La squadra del presidente Andrea Lama è in lotta per i play off, ma nonostante questo aveva sospeso già da tempo gli allenamenti. “Avevo deciso di rimanere a S. Teresa – spiega la regista dell’Amando – perché si pensava che il campionato si fermasse per una decina di giorni, non valeva la pena tornare in Veneto. Ci vivono i miei, i quali mi dicono che la situazione è tranquilla, nel senso che a Musile non vi sono contagiati“. Con il decreto di ieri sera, però, è cambiato tutto anche per Agostinetto: “Mi era andata bene, se così possiamo dire, considerato che adesso il paese in cui abito è zona rossa. Ma in mezza giornata è cambiato tutto”.

La vita senza pallavolo non è facile per la palleggiatrice: “Le giornate sono noiose, ma non perché mi trovo qui. Semplicemente per il fatto che cerco di attenermi alle regole che ci sono state date. Frequento il meno possibile luoghi affollati, cerco di allenarmi da sola a casa, per quanto posso, o all’aria aperta. Non vi nascondo comunque che sono un po’ preoccupata”.

Oltre ad Agostinetto anche un’altra giocatrice dell’Amando, l’opposta piemontese Benny Bertiglia, ha deciso di non tornare a casa: “Proprio così – ribatte Giulia – solo chi abita vicino è andata via. La società ci ha raccomandato di seguire le regole e di stare il più possibile tranquille. Attendiamo, non possiamo fare altro…”.

(Fonte: tempostretto.it)

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