Di Redazione
Se c’è una cosa che Giulia Leonardi non sopporta è stare lontana dal campo. Reduce dall’intervento per la frattura al mignolo della mano sinistra, il libero della Unet E-Work Busto Arsizio confessa oggi in un’intervista a La Prealpina: “In tredici anni di A1 ho saltato solo una partita e questa è la mia prima operazione. Ferma non ci so stare, è una sofferenza“.
Mercoledì è prevista la prima visita di controllo, poi Leonardi raggiungerà le compagne a Perugia, dove giovedì sera è in programma il posticipo contro la Bartoccini Fortinfissi: “Ho sentito dolore solo il giorno dell’operazione – spiega – ora sto bene, ma devo stare ferma fino a lunedì prossimo. Sui tempi di recupero ne saprò di più dopo il controllo, ma il mio obiettivo è quello di tornare il prima possibile. Di nascosto sto già facendo qualcosa, il dito non è gonfio e inizio a piegarlo almeno un pochino; però devo fare attenzione, perché ho una decina di punti di sutura“.
In compenso, però, l’infortunio ha dato al libero l’opportunità di valutare la sua UYBA dall’esterno: “È una squadra che mi piace molto. Si è rinforzata e i nuovi innesti sono di altissima qualità anche dal punto di vista fisico, con i centimetri di Lowe e Washington che ci danno ancora più peso. Ovvio però che siamo ancora alla ricerca della nostra identità. Le americane sono arrivate da poco, io ora sono fuori: non sono alibi, ma comportano la necessità di lavorare ancora tanto. Appena troveremo i nostri equilibri sono certa che potremo dare molto fastidio a tutti“.