Foto Facebook Giulia Pisani

Giulia Pisani: “Quante contraddizioni nella nota della Federazione”

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Di Redazione

Il comunicato di ieri della Federazione Italiana Pallavolo, che ha confermato la possibilità di restare in attività per le squadre di Serie C e quelle giovanili malgrado lo stop imposto dall’ultimo DPCM, sta suscitando dibattiti e commenti di ogni genere, soprattutto online. C’è chi lamenta la disparità di trattamento con le serie minori (in particolare la Serie D) e chi, al contrario, avrebbe voluto norme più restrittive.

Anche Giulia Pisani, ex giocatrice e oggi commentatrice di RaiSport, si è espressa sull’argomento con un post su Facebook, usando parole dure nei confronti della Fipav: “Ho letto i vostri commenti, ho letto le vostre parole. Più dell’ 80% di voi si trova in grande disaccordo con quanto è stato scritto ieri nella nota federale. Non mi sono sbilanciata subito, ho voluto rifletterci un po’ su e cercare di mettermi anche dall’altra parte. Non potete capire quante contraddizioni ho trovato“.

Parto dal regolamento gare – scrive Pisani – che dal 2003 prevede come competizioni nazionali le serie dalla A alla C e il giovanile. Quindi non è una suddivisione fatta oggi ma precedentemente e non voglio stare a soffermarmi sul perché una D venga considerata regionale e una C no. Diventerei matta! Ho pensato: ‘Ok va avanti il giovanile! Meno male’. Poi ci ho riflettuto meglio e nel nuovo decreto dalla prima superiore si sosterrà una didattica a distanza del 75%. Quindi non si va a scuola ma si va nelle palestre? E lì mi sono detta: ‘Se togli anche questo ai ragazzi non gli rimane niente. E inoltre le società senza quote se chiudi il giovanile come vanno avanti?’“.

Ma torniamo alle palestre. Nel nuovo decreto – continua il post – le palestre scolastiche devono rimanere chiuse per le attività extra. Considerando che circa l’80% delle società utilizza palestre scolastiche, come si alleneranno le categorie/serie a cui viene data la possibilità di continuare? Quante realtà veramente potranno andare avanti così? Si potranno davvero disputare i campionati? Se una serie C, ad esempio, deve stare ferma perché non ha più la palestra in cui si allenava come farà a essere pronta a giocare (sempre che da fine novembre si possa)? Le serie D e le divisioni invece cosa faranno in questo periodo? Potranno poi tornare a giocare? Ma quando, visto il mese di inattività?

Queste sono state le mie riflessioni – conclude Pisani – insieme alle mille domande saltate fuori. Non sono qui a incolpare nessuno, o meglio ancora a trovare un colpevole. Come sempre aspetto un vostro riscontro. Che cosa fareste voi?“.

(fonte: Facebook Giulia Pisani)

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