L’anno olimpico è per definizione quello fondamentale per una Federazione sportiva: perché i Giochi sono l’appuntamento decisivo per verificare sul campo i risultati di un lavoro quadriennale, e anche perché è quello che precede le elezioni che rinnoveranno (o confermeranno) la dirigenza. L’importanza cruciale dei prossimi mesi non spaventa però Giuseppe Manfredi, presidente della Federazione Italiana Pallavolo: “La cosa più importante è fare la VNL tranquilli. Penso che non dovremmo avere problemi a qualificarci alle Olimpiadi, ma chiaramente per noi è importante salire il più possibile nel ranking, che determinerà anche la composizione dei gironi di Parigi“.
A margine della presentazione della stagione azzurra a Milano, il presidente continua: “Si conclude un quadriennio importante per tutta la Federazione e tutti quanti cercheremo di raggiungere il risultato migliore possibile. Non vogliamo mettere nessuna pressione ai ragazzi, che non hanno bisogno di ulteriori pressioni perché sanno che ce la metteranno tutta, come fatto fino a oggi. Abbiamo vinto Europei e Mondiali, i ragazzi hanno lavorato, hanno risposto in maniera eccellente e credo che continueranno, loro e tutti gli staff, a lavorare così“.
Manfredi tiene poi a sottolineare il ruolo centrale delle nazionali giovanili: “Forse i loro successi passano molte volte in secondo piano, ma c’è stato un anno, il 2022 abbiamo vinto tutto quello che si poteva vincere: probabilmente c’è una scuola, probabilmente ci sono degli investimenti, ma anche i nostri tecnici che sono i migliori. Al tavolo della presentazione erano seduti quattro tecnici che non so quante decine di medaglie d’oro abbiano vinto, il che significa che la scelta della Federazione va prima di tutto sul giovanile“.
Commentando i risultati di una ricerca dell’Istituto Piepoli che conferma come la pallavolo sia tra gli sport più seguiti e praticati in Italia, il presidente Fipav aggiunge: “Non ci ha sorpreso, perché noi conosciamo benissimo la forza del nostro progetto all’interno delle scuole. La metà degli studenti che praticano sport fa pallavolo, tutti noi abbiamo giocato a scuola. Il nostro rapporto con le istituzioni scolastiche è da sempre positivo, non solo per i numeri ma anche per la qualità. Poi, attraverso il lavoro delle nostre società, riusciamo a tirare fuori i giocatori, perché partecipano in maniera eccellente ai nostri campionati, alle finali nazionali, al Trofeo delle Regioni; abbiamo regioni e territori che lavorano moltissimo e alla fine i risultati arrivano“.
di Eugenio Peralta