Di Redazione
Giornata di conferenze stampa per le quattro nazionali impegnate nella final four dei Campionati Europei maschili: capitani e allenatori di Italia, Serbia, Polonia e Slovenia hanno risposto alle domande dei giornalisti in videoconferenza. Per gli azzurri è toccato quindi a Simone Giannelli, che ancora una volta ha riepilogato il percorso dei suoi fino alla semifinale: “Abbiamo iniziato con l’obiettivo di giocare una buona pallavolo e abbiamo provato a dare il massimo ogni partita. Adesso siamo qui, dobbiamo affrontare una buona squadra, ma abbiamo fiducia e vogliamo fare del nostro meglio“.
Giannelli era uno dei giocatori più giovani agli Europei 2015, quando l’Italia conquistò l’ultima medaglia, e oggi è tra gli elementi più esperti nonché il capitano. Il paragone, però, non piace troppo al regista: “Dobbiamo pensare al presente e non al passato, siamo qui per crescere tutti insieme, con il nostro staff e la nostra mentalità“. Stessa risposta quando gli si chiede delle Olimpiadi di Tokyo: “Non è giusto fare paragoni, d’altronde abbiamo perso soltanto per pochi punti con l’Argentina, ma ora non importa più“.
L’arena di Katowice sarà esaurita in ogni ordine di posti già per le semifinali, in cui gli azzurri sfideranno la Serbia: “Ci sono tanti amici nel roster, ma soprattutto c’è una squadra straordinaria, come team e a livello individuale. Per noi sarà una sfida in più, abbiamo voglia di affrontarli“. È un’estate che sta facendo molto bene al movimento pallavolistico italiano, grazie ai risultati delle nazionali, ma Giannelli preferisce non pensarci: “Sono un giocatore e penso a giocare. Certo, so di essere un volto del volley italiano, ma i miei obiettivi sono sul campo. Non dobbiamo pensare a ciò che dice il pubblico di noi, dobbiamo vivere in una ‘bolla’ e pensare solo al campo, poi vedremo che risultati porterà“.
Anche il CT Fefè De Giorgi batte soprattutto sul tasto del gioco: “Prima di tutto sono molto felice di essere l’allenatore di questo team, e in questo momento la cosa importante nella mia mente è che la squadra giochi con qualità. Quando ho selezionato i giocatori volevo vedere questa pallavolo, questa qualità, non solo tecnica ma anche caratteriale. Per noi è importante dare il meglio, abbiamo avuto poco tempo per prepararci, ma tutti hanno spinto in allenamento per arrivare a essere una buona squadra. La semifinale è una partita importante, ma nella nostra testa c’è solo il nostro gioco“.
“Giocare per vincere ma anche per migliorare – ribadisce De Giorgi – questo era il nostro obiettivo all’inizio degli Europei, proprio perché la preparazione è durata poco e quindi le partite ci servivano anche per preparare alcune situazioni tecnico-tattiche. Adesso penso che abbiamo raggiunto un buon livello, ma possiamo migliorare ancora“.
Gli Europei costituiscono anche l’inizio di un ciclo che porterà fino a Parigi 2024: “Questo è il momento di un grande cambio generazionale, che generalmente è un passaggio difficile ma molto importante. È fondamentale avere idee per il futuro, ma è importante anche ciò che facciamo ora: tutte le competizioni servono per migliorare. Siamo giovani, ma non conta: ci sono vecchi che giocano male e giovani che giocano bene… Certe volte quella dell’esperienza è solo una scusa“.
Poi, parlando della Serbia, De Giorgi scherza: “Partita facile!“. E dopo una risata aggiunge: “Sono una grande squadra, e in questo caso sì che l’esperienza conta. Hanno grandi giocatori, non solo nel sestetto ma anche in panchina, e una formazione equilibrata. Dovremo fare una grande partita, ma ho fiducia e sono convinto che la nostra squadra giocherà a viso aperto, anche se non so se basterà per vincere. Voglio vedere i miei ragazzi giocare al meglio, e poi vedremo cosa arriverà“.