Gli USA spiccano il volo verso Parigi 2024, l’Italia dovrà giocarsi tutto nelle ultime due sfide. Questo, in massima sintesi, il verdetto del big match della quinta giornata del torneo di qualificazione olimpica di Lodz. Doveva essere, e lo è stata, la partita più difficile per le azzurre, che subiscono la prima sconfitta della competizione, ma non senza aver dato buoni segnali: la squadra di Mazzanti dimentica in fretta un primo set pieno di errori, vince il secondo e lotta alla pari nel terzo e nella prima parte del quarto. Ora però non è tempo di applausi, ma di risultati: Germania (l’avversaria di sabato) e Polonia (quella di domenica) si presentano alla volata finale con 4 vittorie, le stesse delle azzurre, anche se entrambe devono ancora affrontare gli Stati Uniti.
Per l’Italia è la serata di Myriam Sylla e di Francesca Villani: la capitana gioca una partita di grinta e sostanza, siglando 17 punti con il 42% in attacco e coprendo ogni pallone in difesa, mentre la schiacciatrice toscana subentra a una Pietrini in difficoltà (si apprenderà poi che quest’ultima era stata recuperata in extremis dopo un attacco febbrile) e si impone come titolare con 11 punti all’attivo. Va a corrente alternata invece Ekaterina Antropova, e la partita segue la curva del suo rendimento: decisiva in battuta nel secondo set, continua in attacco nella parte centrale della gara, troppo fallosa all’inizio e alla fine (7 errori). Stesso discorso per Marina Lubian e per Francesca Bosio, che nel quarto set viene sostituita da Gennari.
Gli USA, da parte loro, quando trovano il servizio sono davvero devastanti, ma forse insistono fin troppo su Sylla (che da sola riceve 55 palloni!) finendo per metterla in ritmo. Però Jordan Thompson (24 punti con il 44%) è sempre una sicurezza in attacco, Kelsey Robinson (12 punti) è ovunque e l’esperienza di Jordan Larson a tratti fa la differenza. Quando poi “The Governor” finisce la benzina, Kiraly può giocarsi una “riserva” come Kathryn Plummer, che nel giro di pochi minuti mette a segno 10 punti e chiude la partita. Che l’Italia sia riuscita a reggere questa forza d’urto è un’ottima notizia: adesso serve mantenere la temperatura alta e non lasciarsi demoralizzare da un passo falso ampiamente prevedibile.
I SESTETTI – Dopo il turno di riposo concesso a molte titolari contro la Colombia, Mazzanti schiera la formazione tipo: Bosio in palleggio, Antropova in palleggio, Danesi e Lubian al centro, Sylla e Pietrini schiacciatrici, Fersino libero. Kiraly risponde con Carlini in regia, Thompson opposta, Rettke e Ogbogu centrali, Larson e Robinson in posto 4 e il capitano Wong-Orantes come libero.
1° SET – Subito USA avanti 0-2 con Thompson e l’errore di Danesi, che però si rifà con il muro su Larson (2-2). Attacco fuori misura di Antropova per il 4-6, ma Sylla pareggia nuovamente (7-7); il servizio di Robinson mette in difficoltà le azzurre e Thompson ne approfitta (8-10), poi Rettke mura Danesi per il 9-12 e Mazzanti ferma il gioco. Al rientro però Thompson firma anche il più 4 e un altro errore di Antropova porta il punteggio sul 10-15.
Dentro Gennari e Nwakalor, ma Sylla manda ancora out (11-17) e arriva un altro time out. Lubian riduce le distanze (13-17), ma il muro di Thompson su Pietrini tiene saldamente avanti gli USA (14-20). Entra Villani, che si fa subito sentire in attacco (16-20) e anche in battuta, permettendo a Sylla di siglare il punto del 18-21: stavolta il time out è per Kiraly. Proprio un attacco out di Villani (forse sfiorato da Frantti?) manda le statunitensi sul 18-23, Thompson si procura 5 set point e un’invasione a rete chiude il parziale (19-25).
2° SET – Problemi per le azzurre già in apertura sul servizio di Robinson (1-3), poi Rettke mura la compagna di squadra Sylla (3-6). Antropova però suona la carica al servizio per un controbreak pesantissimo: 9-6 (con tre punti di Lubian), nonostante il time out chiamato da Kiraly. Ancora Lubian e Antropova allungano sull’11-7, gli USA faticano a trovare contromisure e subiscono il 13-8 dell’opposta. Nuovo stop per Kiraly, al rientro Danesi mura Thompson, ma le statunitensi rispondono con tre punti di fila (errore di Antropova per il 14-11).
Villani sostituisce Pietrini e interrompe subito il break, poi firma anche l’allungo del 18-13; Robinson però non ci sta e mura Antropova (19-16), costringendo Mazzanti al time out. Ancora due muri di Carlini e di Ogbogu portano il punteggio sul 21-19, e il CT azzurro richiama di nuovo le sue. Rettke mura di nuovo (23-22), ma Ogbogu sbaglia la battuta e concede due set point; il primo lo annulla la neoentrata Plummer, sul secondo Antropova sfrutta bene le mani del muro per il 25-23.
3° SET – Villani confermata tra le titolari al posto di Pietrini. Scattano ancora meglio dai blocchi gli USA con Robinson e Larson (2-5), e la stessa “The Governor” porta le sue sul 2-5. Allunga Robinson per il 4-8 e Mazzanti ferma il gioco. La stessa Robinson concede l’errore del 7-9, Antropova mura Larson per il 9-10 e Sylla corona la rincorsa sul 12-12. Gli USA, però, ritrovano subito un piccolo break con Thompson e Robinson (12-14) e sul 13-15 il CT azzurro richiama di nuovo le sue. Villani è sempre temibile in attacco e a muro (16-17), ma l’ingresso di Plummer per Larson dà un’arma in più a Kiraly e Antropova la aiuta sbagliando per il 17-20. Ancora Plummer a segno (18-21), allunga Robinson sul 19-23 e l’errore di Lubian in battuta vale 4 chance per gli Stati Uniti; Antropova annulla la prima, Thompson sfrutta la seconda (21-25).
4° SET – C’è Plummer nella formazione iniziale degli USA, ed è proprio lei a siglare due attacchi di fila prima dell’errore di Sylla che vale il 2-4 (e porta all’ingresso di Gennari per Bosio). La capitana azzurra però si riscatta ampiamente con due attacchi vincenti e l’ace del pareggio (6-6). Robinson mura Antropova per il nuovo break (7-9), Sylla ritrova l’equilibrio a quota 10, ma Thompson firma il punto dell’11-13 e Mazzanti ferma il gioco. Poco dopo però arrivano l’errore di Lubian e l’ace di Plummer a far soffrire le azzurre (12-16); rientra Bosio in regia.
Gli attacchi out in sequenza di Lubian e Antropova fanno volare gli USA sul 13-19, Mazzanti inserisce Degradi per Villani e richiama le sue. L’Italia recupera qualcosina grazie all’errore di Ogbogu (16-20), ma il servizio di Robinson fa ancora danni (16-22). Plummer sfonda il muro azzurro procurandosi 6 match point e Rettke sfrutta il servizio di Thompson per chiudere subito (18-25).
Italia-USA 1-3 (19-25, 25-23, 21-25, 18-25)
Italia: Lubian 7, Degradi 1, Villani 11, Bosio, Fersino (L), Danesi 7, Pietrini 5, Nwakalor S. 1, Sylla 17, Squarcini, Parrocchiale ne, Gennari, Antropova 20, Nwakalor L. (L) ne. All. Mazzanti.
USA: Wong-Orantes (L), Frantti, Hentz (L), Carlini 2, Larson 7, Drews ne, Thompson 24, Washington ne, Rettke 9, Plummer 11, Robinson 16, Ogbogu 5, Skinner ne, Evans ne. All. Kiraly.
Arbitri: Grass (Brasile) e Cambré (Belgio).
Note: Italia: battute vincenti 2, muri 9, errori 24. USA: battute vincenti 2, muri 9, errori 14.