Di Stefano Benzi
Chi ci capisce è bravo. Ma come fa la stessa squadra che meno di ventiquattr’ore prima ha perso, in modo assolutamente meritato, dall’Iran commettendo tanti errori nei momenti decisivi del match e disconnettendosi – letteralmente – a più riprese dalla partita a battere il Brasile giocando in modo a tratti travolgente più che coinvolgente? Non si sa…
La risposta forse è proprio nel crescere di questa squadra che come tutti gli adolescenti, ancora in fase di maturazione, ha momenti di insicurezza tremendi e altri di entusiasmante splendore. Fatto sta che la sconfitta azzurra di ieri con l’Iran viene recuperata da un grande 3-2 contro il Brasile.
È stata una bella partita, con un buon volley espresso da entrambe le formazioni. Sicuramente qualche parola di Blengini negli spogliatoi dopo la sconfitta di ieri deve aver toccato qualche nervo scoperto perché in campo si è vista una squadra molto più attenta, concentrata e con un rate di errori notevolmente inferiore a quello visto contro l’Iran.
Giannelli in regia ha variato notevolmente il gioco, Piano e Mazzone hanno svolto un ruolo fondamentale a muro anche solo per attenuare gli attacchi avversar. Primo set al Brasile grazie a un break di tre punti che i verdeoro mantengono dal 25esimo rally fino alla fine della frazione. Italia molto più reattiva nel secondo set: Azzurri avanti, poi raggiunti sul 40esimo punto ma brava a capitalizzare il primo set-point su un’invasione di Bruno.
L’Italia più bella – caratterialmente parlando – si vede nel terzo set: parte male, recupera, soffre, recupera ancora, va avanti per sprecare due set-point prima di chiudere al terzo con un muro stellare di Antonov. Il quarto set è targato Brasile: l’Italia torna a soffrire di quella mancanza di killer instinct già vista in passato. Prima concede troppo ai brasiliani e poi si scioglie mettendo la testa già sul tie-break forse anche con troppo anticipo. Il set decisivo si gioca punto a punto fino a quando Vettori non decide di fare la differenza con tre punti in rapida successione che mettono gli azzurri avanti e capaci a chiudere al primo set-point grazie a un errore a servizio di Lucarelli. L’Italia batte la squadra campione olimpica che solo tre mesi fa ci aveva imposto un perentorio 3-1 a Pesaro.
QUESTO IL TABELLINO DEL MATCH
Italia-Brasile 3-2 (15-25 27-25 27-25 18-25 15-12)
Italia: Lanza 21, Piano 6, Vettori 26, Antonov 14, Mazzone 6. Giannelli 4. Colaci (L), Balaso (L), Spirito, Randazzo, Buti. Non entrati: Sabbi, Ricci, Botto. Coach Gianlorenzo Blengini.
Brasile: Mauricio 14, Lucas 8, Wallace 19, Lucarelli 19, Mauricio Souza 4, Bruno 2, Tiago Brendle (L), Renan 1, Raphael, Isac 6. Non entrati: Otavio, Douglas, Hoss (L). Coach Renan Dal Zotto
ARBITRI: Nasr Shaaban (Egitto), Denny Cespedes (Santo Domingo)
Spettatori: 2600
Durata Set: 22’, 31’, 33’, 26’, 16’