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Hit Parade: la colonna sonora ideale del thriller Heynen-Sirci

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Di Stefano Benzi

La stagione ha offerto diversi colpi di scena: e anche se alla fine a giocarsi il titolo di Superlega e Serie A1 femminile sono proprio le squadre che ci saremmo aspettati, e dunque Perugia e Civitanova in ambito maschile con Novara e Conegliano in campo femminile, i colpi di scena non sono mancati.

Il thriller tra Gino Sirci e Vital Heynen

Una stagione tempestosa con lampi e tuoni che hanno scosso non poco la tranquillità delle varie giornate di campionato. L’ultimo lampo è a dir poco clamoroso: che tra Vital Heynen e Gino Sirci i rapporti fossero ormai ai titoli di coda era evidente. Ma che la parola fine fosse scritta addirittura prima della consegna dello scudetto è quanto meno clamoroso.

Clamoroso, ma non si tratta di una novità. La questione riporta all’esonero di Lorenzo Bernardi, che come noto è finita con una causa di lavoro di tribunale. Non è dato sapere che cosa abbia definitivamente ucciso il rapporto tra  società e il tecnico che proprio ieri ha salutato la squadra fisicamente, in palestra e poi sui social. Conoscendo la personalità di Sirci e di Heynen sicuramente la questione non è finita tra un comunicato stampa e uno scatto Instagram.

Si parlava di lampi, tuoni e terremoti: c’è una canzone che per la verità avremmo potuto dedicare ad Heynen quando arrivò a Perugia. Ma questa rubrica, ancora, non c’era. Quindi gliela dedichiamo ora. I Toto, all’apice della loro fama pubblicano nel 1984 “Isolation”, album molto teso, con sonorità forti e ‘gotiche’.

La band era radicalmente cambiata: il cantante Bobby Kimball se ne era andato (sarebbe poi rientrato nel gruppo anni dopo) i fratelli Mike e Jeff Porcaro (poi tragicamente scomparsi) erano i leader di un gruppo artisticamente stratosferico, uno dei migliori di sempre. La band punta al grande successo commerciale e prende le distanze da quel pop rock molto vellutato che aveva caratterizzato successi come “Rosanna” o “Africa”. “Isolation” è un album ispirato da un incubo ricorrente di David Paich, fondatore, tastierista e voce della band. Paich prima della lavorazione dell’album sogna ripetutamente di essere abbandonato in auto su una strada deserta, poi addirittura di essere sepolto vivo. Nei suoi sogni ricorre un volto sinistro, che Paich non conosce. Stando alle leggende che circondano la band (poteri del Deja Vu) Paich dirà di avere riconosciuto il volto dei suoi incubi solo diversi anni più tardi. Quello di un produttore di un concerto che stavano tenendo in Canada. Il volto che perseguita Paich diventa “Stranger in Town”, un brano che Paich inizialmente dirà di avere scritto ispirandosi alla storia di Jack lo Squartatore. Per il video, inquietante almeno quanto la canzone, la band sceglie Brad Dourif, attore che aveva recitato in “Alien” e “Qualcuno volò sul nido del cuculo”, un viso che sembra fatto apposta per creare timore. Chi è lo straniero in città, il mangia-allenatore Gino Sirci o Vital Heynen, straniero di fatto, che non è riuscito a tenere testa al patron della Sir Safety?

Due i video che proponiamo a riguardo: il primo è quello originale, una vera opera d’arte cinematografica. Un minifilm che racconta la fuga dello straniero dalla città aiutato da un gruppo di bambini prima di essere catturato.

Due canzoni per Conegliano e Novara

La finale scudetto maschile va avanti; domani, domenica, gara #2, si gioca alle 18 all’Eurosuole Forum di Civitanova. Inizia invece questa sera alle 20.30 dal Palaverde la corsa al titolo femminile che vede per l’ennesima volta l’una di fronte all’altra Conegliano e Novara. Due squadre straordinariamente forti che negli ultimi anni hanno spesso condiviso il centro della scena. L’Imoco Conegliano è impressionante: ufficialmente non perde una partita dal 12 dicembre 2019 (perse 3-2 a Perugia). Se il campionato dello scorso anno non fosse stato interrotto a causa della pandemia c’è da chiedersi fino dove sarebbe arrivata. Nel frattempo ha vinto tutto: regular season, ovviamente da imbattuta, Supercoppa italiana e Coppa Italia, mantenendo un’invidiabile imbattibilità anche in Europa, sei successi in Champions League, per giocarsi con il Vakifbank anche il titolo continentale, il primo maggio a Verona.

La Igor Novara è inciampata di tanto in tanto, soprattutto proprio contro le Pantere: due sconfitte in campionato, altrettante in Champions League con qualche altra battuta a vuoto con Busto e Monza in un campionato comunque di altissimo livello e in una stagione tutt’altro che semplice.

A quali canzoni possiamo abbinare queste due superpotenze del volley mondiale? Due brani allegri, spettacolari anche se un po’ diversi l’uno dall’altro. Per l’Imoco Conegliano rispolveriamo un artista che abbiamo già inserito nella nostra hit parade, il grandissimo Prince. Preparando quello che sarebbe stato uno dei suoi capolavori più assoluti, l’album “Purple Rain”, Prince si chiuse in studio per due giorni e due notti per realizzare la canzone perfetta che avrebbe dovuto aprire il suo concerto. Voleva creare qualcosa che fosse travolgente, senza rinunciare a quella visione un po’ mistica che lo influenzava molto e secondo la quale tutto doveva portare al divino. Nacque “Let’s go Crazy”: un brano nel quale si esprimono tutto la creatività e la sregolatezza del genio di Minneapolis. Un ritmo trascinante segnato da batterie elettroniche e da un riff di chitarra che sembrava rubato ai Rolling Stones. Un brano che sfida chiunque a tenere il tempo con le mani e con i piedi. Impossibile restare insensibili a questo ritmo. Un po’ come alle giocate di Wolosz e compagne quando sono in una delle loro giornate incontenibile.

Per quanto riguarda invece la Igor Novara… La prima volta che vidi giocare Micha Hancock a Monza, guardai la giovane alzatrice americana passo dopo passo, fin dal suo riscaldamento. Quando nell’arena risuonarono le notte di “Can’t Stop the Feeling” di Justin Timberlake il pubblico dell’Arena ammirò uno spettacolo non da poco: vedere la palleggiatrice divertirsi a ritmo di musica, alzare e scherzare con le compagne tra sguardi d’intesa e five. Fu un episodio rivelatore che mi ricordò molto il palleggio a tempo di musica di Maradona al San Paolo sulle note di “Live is Life”. Micha giocando esprime una gioia di vivere e di giocare che è tipica delle alzatrici americane che sono sempre alla ricerca non solo del colpo vincente ma di quello divertente. Scelta dunque obbligata.

Qualcuno ha definito “Can’t Stop the Feeling” di Justin Timberlake il capolavoro pop definitivo. Basta guardare questa esecuzione del suo ultimo tour mondiale per rendersi conto che se non è vero si tratta di un’approssimazione estremamente vicina.

Justin Timberlake è uno degli showman più straordinari e coinvolgenti del mondo. All’Eurovision Song Contest del 2016 rubò la scena a tutti con sei minuti di esibizione semplicemente perfetta in un medley con “Rock you Body” e “Can’t stop the Feeling”.

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