Di Redazione
Hristo Zlatanov, intervistato dal Corriere dello Sport, racconta come vive questi giorni in una città martoriata dalla diffusione del Covid-19, in quanto una delle zone più colpite dopo il bergamasco e prima ancora del lodigiano dalla terribile pandemia che sta mietendo vittime in tutto il mondo: la media dei decessi a Piacenza è di 25 al giorno e il totale dei contagi ieri era di 2765 persone.
«Siamo stati fra i primi a fermarci, perché qui da noi il problema si è manifestato subito nella sua enorme gravità – dice Zlatanov – Non si sarebbe potuto fare altrimenti perché le avvisaglie erano di una situazione difficile, certo però non tale come poi si è rivelata. Non era possibile pensare alla pallavolo nemmeno a febbraio e cosí, poco prima di affrontare Sora, abbiamo deciso di fermarci».
Piacenza sotto rete è comunque una bella storia da raccontare: una società che ha smesso di esistere dopo fasti notevoli e che è ripartita grazie in particolare a un imprenditore illuminato: «La famiglia Curti ha dimostrato tanta passione e tanta serierà – conferma il dirigente biancorosso – Grazie a loro siamo ripartiti dalla serie A2 e lo scorso anno al termine della prima stagione siamo riusciti a fare il pieno, vincendo la Coppa Italia e il campionato. Di conseguenza siamo saliti in Superlega con una squadra tutta nuova: nuovo l’allenatore, nuovi i giocatori, nel senso che in tanti non avevano mai giocato insieme, nuove le prospettive perché siamo pur sempre una società appena nata».
All’inizio però non tutto è filato liscio, lo scotto del noviziato la Gas Sales l’ha dovuto pagare. «E così, ci siamo dovuti registrare un po’, ma è anche normale quando si crea qualcosa di nuovo – spiega l’ex martello azzurro – Poi i risultati sono arrivati: la squadra si è amalgamata, il gruppo è cresciuto e abbiamo vinto partite importanti.
Se devo dirla tutta, lo stop è arrivato proprio quando la nostra condizione psicofisica unita al calendario ci avrebbero potuto portare a fare il salto di qualità, perché dopo Sora ci aspettavano sfide contro formazioni con le quali ce la saremmo giocata, come Latina e Milano in casa e Ravenna in trasferta. Ma poi ci è arrivata fra capo e collo questa disgrazia mondiale ed è stato giusto e doveroso fermarsi. Ora aspettiamo per capire quando e come si ripartirà”
Proprio dalla Polonia, terra di elezione di coach Gardini, rimbalza una doppia notizia che riguarda la Gas Sales, la quale avrebbe già trovato l’accordo per il prossimo anno con il martello statunitense Aaron Russell, in scadenza di contratto con Trento ma che piace anche a Modena, e con l’opposto tedesco Georg Grozer; ex Zenit San Pietroburgo.
Il diesse però qui non entra nel merito: «Il programma della nostra società è quinquennale, e siamo al secondo anno – spiega – Ci sono ancora tante pagine da scrivere, il foglio per tanti aspetti è ancora bianco. La famiglia Curti ci sta molto vicina e sono convinto che ripartiremo e tutti insieme ci solleveremo. Però oggi non sappiamo come, non abbiamo idea, di quanta disponibilità possano godere gente e sponsor da immettere nella pallavolo, ed è questa l’incognita più grande. Oggi qui nessuno può avere certezze» chiude Hristo Zlatanov.