Di Redazione
Quello uscito dall’ultima assemblea di Lega Pallavolo Serie A Femminile, almeno sulla carta, è un campionato di Serie A1 femminile a 16 squadre. Ma quante di queste riusciranno davvero a presentarsi con le carte in regola il 13 luglio, giorno fissato per la scadenza delle iscrizioni? È un dubbio che riguarda molte società, tra cui la Vbc Casalmaggiore, come ammette lo stesso presidente Massimo Boselli Botturi in un’intervista a La Provincia: “È chiaro che le preoccupazioni ci sono“.
“In questi anni – spiega Boselli – nonostante il ridimensionamento di Pomì in termini di sponsorizzazione, siamo riusciti sempre ad affrontare campionati di buon livello grazie ad oltre cento partner. Ora diventa complesso andare da tutti questi sostenitori per chiedere di progettare la prossima stagione. Certo, sono imprenditori e credo che si comporteranno come tali una volta passata la pandemia. Qualcuno, Apis in testa, e già pronto a gettare le basi per la prossima stagione, ma ora è difficile avere un quadro completo“.
Comunque vada, sarà una Casalmaggiore molto diversa da quella vista nell’ultima stagione: “Sì, dopo due anni credo che serva ripartire da una base diversa – continua il presidente – e, nonostante ora le preoccupazioni siano altre e il futuro non possa essere delineato in maniera netta, abbiamo già le idee chiare. Chiaro che il mercato per qualcuno sia iniziato e finito a gennaio e dunque, di fatto, molte formazioni siano già fatte. Non ci sono più ‘posti quattro’ italiani di alto livello sul mercato, per fare un esempio. Ad ogni modo, non ci faremo trovare impreparati“.