Di Alessandro Garotta
Su cosa sia la leadership troverete in giro centinaia di definizioni e frasi a effetto, tutte col proprio fondo di verità. A Magdalena Stysiak vanno riconosciuti di certo alcuni dei tratti che nell’immaginario comune caratterizzano una leader: numeri straordinari, la forte personalità, la durezza mentale, e si potrebbe andare avanti con l’elenco. Ma chissà che il vero segreto della sua crescita non stia nell’aver capito che non ha bisogno di esercitarla – la leadership – ma soltanto prendere atto che chi le sta intorno gliela riconosce. Questione di alchimia, mistero insondabile e potentissimo, pietra filosofale di gruppi, spogliatoi, squadre.
In esclusiva ai microfoni di Volley NEWS, Stysiak – che nel prossimo campionato potrebbe giocare ancora nella nostra Serie A1, ma con un’altra maglia – ha parlato della sua seconda stagione alla Savino Del Bene Scandicci e dei prossimi impegni con la nazionale polacca.
Magda, partiamo da un bilancio della sua seconda stagione in Italia.
“È appena terminata una stagione dura, tra Covid, infortuni e un calendario molto fitto. Il risultato finale mi ha lasciato un po’ l’amaro in bocca perché eravamo partite con grandi ambizioni. Ma questo è lo sport…“.
Pensa, quindi, che Scandicci avrebbe potuto fare qualcosa di più quest’anno?
“Certamente. Tuttavia, non siamo riuscite a esprimere il nostro potenziale al 100%“.
Top scorer della squadra con 437 punti in 27 presenze. È soddisfatta dei suoi numeri?
“Penso di aver fatto molto bene fino a dicembre. Dopo la positività al Covid e l’infortunio alla mano, però, ho faticato a ritrovare la forma migliore, e questo ha condizionato le mie prestazioni. Perciò, non sono completamente soddisfatta perché nella seconda parte di stagione ho giocato meno bene“.
Come si è trovata con Massimo Barbolini?
“È un allenatore di grande esperienza che dà sempre consigli preziosi. Quest’anno abbiamo lavorato tanto con Massimo e mi sento migliorata“.
Può giocare sia da opposto sia in posto 4. Quale di questi ruoli preferisce?
“Nel club gioco da opposto e devo ammettere che è il ruolo in cui mi trovo meglio. Con la nazionale solitamente vengo schierata in banda, quindi ho anche compiti in ricezione: questo è il sistema di gioco che ha scelto il nostro allenatore (Jacek Nawrocki, n.d.r.) per avere in campo contemporaneamente me e Malwina Smarzek. Comunque, per me non c’è nessun problema a giocare da laterale perché l’importante è aiutare la squadra“.
Quest’estate la Polonia sarà impegnata nella Volleyball Nations League e nei Campionati Europei. Quali sono i vostri obiettivi?
“Siamo una squadra giovane, ma non ci manca il coraggio: lotteremo su ogni pallone per raggiungere il miglior risultato possibile. Sono sicura che a ognuna di noi piacerebbe vincere una medaglia agli Europei. Ci proveremo“.
Quale sarà il clima nella nazionale polacca dopo che al termine dell’estate 2019 un gruppo di giocatrici aveva “sfiduciato” il CT Nawrocki?
“Questa situazione è ormai acqua passata. Adesso abbiamo nuovi obiettivi da raggiungere e dobbiamo focalizzarci su quelli, lasciando perdere ciò che è successo perché non ha più valore“.
Quali sono i suoi sogni per il futuro?
“Sono molto ambiziosa e punto a diventare una delle migliori attaccanti in assoluto: adesso sono ancora all’inizio della mia carriera e so bene di avere ancora tanto lavoro da fare“.
