Di Redazione
Toni accesi anche in Polonia sul tema del taglio dei compensi conseguente alla chiusura anticipata della stagione. Il GKS Katowice è una delle società che ha deciso di ridurre gli ingaggi (del 18%) e nei giorni scorsi è stato al centro delle polemiche per aver chiesto ai giocatori di rinunciare anche al bonus per il sesto posto, con quello che l’agente Jakub Michalak ha definito “un ricatto“. Niente, però, in confronto al trattamento che dichiara di avere subito il libero statunitense Dustin Watten.
“Ho avuto dal presidente il permesso di tornare a casa – ha scritto Watten su Twitter – ma stamattina (ieri, n.d.r.) ho ricevuto l’invito per un incontro con la società alle 15 a Katowice. Ovviamente non ho potuto essere presente, così alle 16 ho ricevuto la comunicazione che il mio contratto per la stagione 2020-2021 è cancellato. Fair play?“.
La surreale storia raccontata dal giocatore americano è stata ripresa da Przeglad Sportowy, a cui Watten ha raccontato: “Mi sono svegliato giovedì mattina e ho letto un messaggio dal club che diceva: ‘Ciao Dustin! Puoi incontrarci oggi alle 16:00?’. Leggendolo, ero ancora un po ‘assonnato, quindi non sapevo cosa stesse succedendo. Ho immediatamente scritto al mio manager che stava succedendo qualcosa di strano. Allora ero già senza contratto. Il messaggio è stato inviato alle due di notte in California. (…) Si è scoperto poi che giovedì, prima che mi svegliassi, il mio manager aveva già ricevuto un’email che diceva che il mio contratto, che è valido fino alla fine della stagione in corso e per quella successiva, è stato risolto. Non ho ricevuto nessuna di queste e-mail. Quindi posso dire che sono andato a letto con il contratto e mi sono svegliato senza“.
Lo statunitense dichiara di aver ricevuto solo 5 pagamenti su 10 e di non sapere cosa accadrà del suo credito. Ma non è l’unico ad essere stato “tagliato” dal club polacco, che ieri sulla sua pagina ufficiale ha annunciato di aver rescisso il contratto anche con l’allenatore Dariusz Daszkiewicz e con i giocatori Emanuel Kohut, Maciej Fijalek e Adrian Buchowski.
(fonte: Przeglad Sportowy)