Una giornata di Santo Stefano scoppiettante regala risultati a sorpresa e diventa determinante nella stesura della griglia per la Del Monte Coppa Italia: insomma ancora una volta la scelta di giocare il 26 dicembre regala suspense ed emozione ai tifosi, tra il crollo di Perugia e Civitanova, le belle vittorie di Trento e Piacenza e la prima volta di Taranto che mette alle strette Catania. Ecco le pagelle delle partite dell’ultimo turno di andata.
Padova-Trento 0-3. La capolista cala il trentello, ma non senza faticare per battere una coriacea Padova. L’attacco non è dei migliori e allora Podrascanin (voto 7,5) guida il muro dei trentini, davvero ottimo. In attacco Michieletto (voto 7) fatica un po’, ma in seconda linea è tanta roba; bene anche Rychlicki (voto 6,5) e Kozamernik (voto 7,5), che chiude con 7 su 7 in attacco.
Padova si aggrappa a Desmet (voto 7,5) ma fatica a muro e in ricezione, con Gardini (voto 5,5) bersagliato in seconda linea. Con Garcia (voto 4,5) davvero evanescente e i centrali Plak e Crosato (voto 5) rimasti ai margini del gioco, diventa difficile per Falaschi (voto 5,5) trovare la giusta continuità al palleggio.
Perugia-Milano 2-3. Due set perfetti per la banda Lorenzetti, poi il black out improvviso e una sconfitta inaspettata e rumorosa… Nonostante un muro importante gli umbri sbandano in ricezione e Giannelli (voto 5,5) fatica a far viaggiare i suoi attaccanti, con Semeniuk (voto 5) e Plotnytskyi (voto 6) decisamente al di sotto dei loro standard. Ci prova Herrera (voto 7,5) con una prova maiuscola a muro e discreta in attacco, ma manca l’apporto dei centrali, soprattutto Solé (voto 5).
Milano, dopo due set di oblio, mette il vestito delle feste e torna ad essere quella bellissima squadra ammirata negli ultimi mesi della scorsa stagione. Kaziyski (voto 8,5) gioca la sua miglior gara in maglia meneghina e con lui si esalta Loser (voto 8), perfetto in attacco e a muro. E se Mergarejo (voto 4,5) non decolla, ecco Ishikawa (voto 7) irrompere prepotentemente nel match e regalare a coach Piazza una vittoria chiave.
Modena-Piacenza 0-3. Brutto crollo dei canarini che affondano in fretta e senza lottare, con un muro inesistente, una ricezione da brividi e un attacco che non sfonda. Nel grigiore si salva Juantorena (voto 6,5) e in parte Rinaldi (voto 5,5), ma sprofonda Sapozhkov (voto 4,5) e con lui un Bruno (voto 5) apparso impreciso e leggibile.
Piacenza, in un gran momento di forma, ha un Lucarelli (voto 8) in più nel motore, un Recine (voto 6,5) sempre più concreto e uno Scanferla (voto 9) impressionante in seconda linea. Molto discontinuo invece Romanò (voto 5,5), che chiude con 5 gratuiti in attacco, anche se si fa perdonare mettendo a terra 5 ace.
Civitanova-Verona 2-3. Due set perfetti, poi le certezze della Lube si sciolgono in fretta e lasciano il posto ad una squadra titubante con tanti problemi in ricezione e uno Yant (voto 4) decisamente in grandi difficoltà da oltre un mese. L’attacco al 39% mette a nudo la stanchezza di De Cecco (voto 5), che si affida a Lagumdzija (voto 5,5) e a Nikolov (voto 6,5), che però sbagliano troppo. Opaco al centro della rete anche Anzani (voto 5), nonostante a muro sia sempre pericoloso
Verona, da parte sua, dopo due set horribilis risorge sulle ali di Sani (voto 8) e di Cortesia (voto 8),che a suon di muri rilancia le ambizioni dei suoi. Male invece Mozic (voto 4,5) ed Esmaeilnezhad (voto 5), completamente assenti dal match prima di essere sostituiti. Non brilla nei numeri, ma dà un bello scossone al match infine Keita (voto 7), che sembra pronto per riprendersi i gradi di titolare.
Cisterna-Monza 3-1. Netta vittoria dei pontini, che sorprendono Monza e conquistano 3 punti pieni, spinti dal trio laterale Faure (voto 7,5)-Peric (voto 7)-Ramon (voto 7). Ma la palma di MVP va senza dubbio a Baranowicz (voto 9), che nonostante una ricezione imbarazzante riesce a regalare gemme dorate ai suoi attaccanti.
La Mint Vero Volley, come contro Milano, crolla sotto il peso delle aspettative e nonostante un ottimo servizio fatica a muro e balbetta in ricezione. Szwarc (voto 7) è l’arma offensiva principale, ma soffre troppo Maar (voto 5) e mancano anche i guizzi di Galassi (voto 6) al centro.
Taranto-Catania 3-1. La prima volta arriva come il più bello dei regali di Natale, ovvero prima vittoria e tre punti che rilanciano Taranto in classifica. È Lanza (voto 7,5), dall’alto della sua esperienza, a prendere per mano i suoi compagni, ben coadiuvato da un Gutierrez (voto 7,5) perfetto in attacco e da un Russell (voto 7) finalmente continuo.
Catania ci prova con Massari (voto 7) e il solito Buchegger (voto 6,5), ma Randazzo (voto 5) stenta e così alla lunga il gioco di Orduna (voto 5,5) diventa scontato, con Bossi (voto 4,5) che rimane estraneo alla partita.
di Paolo Cozzi
