Di Paolo Cozzi
Settima giornata di Superlega che ancora una volta ripropone le Big Four portare a casa altrettante vittorie, con Modena in particolare che strapazza Milano e una Trento doubleface che cambia pelle nel corso della partita e riesce a domare una coriacea Padova. In coda alla classifica Cisterna si rilancia nella sfida salvezza e condanna Sora all’agonia di una lenta marcia verso la retrocessione.
Ma veniamo alle partite, con Modena-Milano che poteva essere un match ad alto coefficiente di emozioni, e invece la banda di Piazza tiene un set prima di naufragare sotto i colpi di un Bednorz sempre più determinante (voto 9). Non sembrano nuocere ai modenesi le continue voci di mercato, anche se la possibile partenza del polacco sarebbe davvero un peccato per tutti, visti i livelli assoluti sui quali si sta esprimendo. Il rinnovo triennale fa bene invece a Christenson (voto 8,5) che chiude con 6 punti personali e fa girare la squadra ad un ottimo 60% in attacco, utilizzando bene il gioco per le vie centrali.
Male Milano che, pur restando nota lieta di questa Superlega, da quando è tornata a ranghi completi sembra essere regredita, o aver perso quello spirito di unione e di comunione di intenti che, nelle emergenze, l’aveva portata ad esprimersi su ben altri valori. Anche i rumors di mercato potrebbero contribuire a distrarre alcuni dei protagonisti di una squadra che ha chiuso il match con il 40% in attacco, quattro soli muri e il 33% in ricezione… Ad un ottimo Clevenot (voto 8) fanno da contraltare un Abdel-Aziz (voto 6) che, molto controllato a muro dai modenesi, non incide come può, e un Petric (voto 5) che incappa nella classica giornata no.
Show di Simon (voto 10) capace in tre set di chiudere con 16 punti, 4 ace e il 91% in attacco nella sfida con Ravenna. Potenza e precisione per un centrale che, guidato dalle sapienti mani di Bruno (voto 8,5), spesso sembra appartenere ad un altro pianeta. Ancora sottotono Juantorena (voto 6, ma la sensazione è che stia lavorando per le finali di coppa Italia…) tocca a Kovar prendersi responsabilità importanti in attacco e in ricezione. Sempre bello vederlo su questi livelli, chissà se gli tornerà lo stimolo di mettere a dura prova il fisico cristallino e provare a vivere un’estate a colori azzurri!
In casa ravennate, non bastano 7 muri-punto e una buona battuta per allungare il match. Ad un buon Lavia (voto 7,5 e continui segnali di crescita) fa da contraltare un Vernon-Evans (voto 4) irriconoscibile e completamente fuori dal match, e senza la principale bocca da fuoco il buio cala in fretta sulle possibilità di vittoria emiliana.
Una Perugia un po troppo sorniona parte lenta e incappa in una delle rarissime giornate no di Atanasijevic (voto 5, troppo irriconoscibile per essere vero!), ma trova un Hoogendoorn (voto 9) in versione killer spietato che, insieme ad un solido Leon e un esuberante Russo al centro, traghetta i suoi alla vittoria da tre punti. Settimane delicate queste per i perugini, con tante voci di addio che si rincorrono su De Cecco: servirà tutta l’esperienza del duo Heynen-Recine per gestire al meglio una situazione potenzialmente esplosiva!
Piacenza da parte sua ci prova a non fare da vittima sacrificale, fornendo una prova discreta in ricezione e a muro, ma è in attacco che fatica tanto, e se Nelli (voto 5,5) gira al 32% con 5 errori gratuiti allora le cose si fanno più complicate. Meglio il duo di banda Berger–Kooy, ma non basta per portare gli umbri al quinto set.
Partita dalle mille emozioni quella andata in scena a Padova fra i padroni di casa e i trentini, con i primi capaci di spaventare gli ospiti, sembrare spacciati prima di resuscitare ma poi bloccarsi proprio sul più bello. Ancora una volta Grebennikov (voto Fenomenale) si presenta in versione aspiratutto, e a suon di difese e coperture guida i suoi ad un successo importantissimo, visto che all’andata la sconfitta in casa diede il via a un periodo di crisi di gioco e risultati. Superbo anche Lisinac (voto 9) al centro, sempre ottimo punto di riferimento per Giannelli, e bene il trio di laterali che sembra aver ingranato la quinta in vista delle final four di Coppa Italia.
Per Padova, che chiude con un ottimo 53% in attacco, il dispiacere di aver gettato una grande occasione. Bomber Hernandez (voto 9) perfetto fino alla fine del tie break, quando si è incartato e ha mancato due volte il colpo del ko. Molto bravo Travica (voto 8,5) a giostrare i suoi attaccanti, facendo ben figurare i due centrali, esaltando il giapponese Ishikawa e riuscendo a sopperire alla giornata no del duo Randazzo–Barnes.
Sussulto di Verona nel match con Vibo, ma i tre punti non possono soddisfare coach Stoytchev perché la squadra fatica ancora tanto a trovare continuità; almeno stavolta la formazione gialloblu non spreca le palle importanti. Bravo Spirito (voto 7,5) a trovare fluidità di gioco e a tenere caldi i suoi tre laterali, con Boyer (voto 8) in serata positiva e Muagututia (voto 9) autentico leader in campo sia in ricezione che in attacco.
Ci prova con il piglio giusto Vibo, che non molla mai un attimo nella sua ricerca di punti salvezza, e trova finalmente una gran prova del brasiliano Aboubacar (voto 9) che però non basta a raddrizzare una serata in cui la ricezione fa acqua da tutte le parti, con il trio Rizzo-Ngapeth–Carle davvero sotto pressione.
Tiene vive le speranze di salvezza invece Cisterna che, in un derby laziale chiave, si aggrappa all’esperienza di Sottile in palleggio (voto 8) e alla verve del giovane Patry (voto 8,5) per indirizzare la partita su binari sicuri. Ancora molto bene anche Van Garderen, ritrovato dopo una prima parte di stagione non brillantissima. Sora ci prova e mette in campo tutte le risorse possibili,trovando buone percentuali in attacco e qualche muro importante,ma subisce ben 14 ace e nei momenti importanti manca di un leader capace di trascinare la squadra, e vede così sfumare la sua ultima chance di agganciarsi al treno salvezza.