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Il Pagellone di Paolo Cozzi – Giannelli direttore d’orchestra, Finoli naufraga con Siena

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Di Paolo Cozzi

Sei vittorie casalinghe su sei nell’ultima giornata di regular season della Superlega maschile, che stende un velo sulla prima parte di campionato e proietta le prime otto nel vortice dei Play Off Scudetto, dove la storia ci insegna che si annidano insidie capaci di sovvertire molti pronostici scontati. Se Perugia in testa chiude con l’incredibile ruolino di marcia di 22 vittorie e un solo punto lasciato per strada, agli antipodi Siena sprofonda in serie A2 mancando anche l’ultima occasione datale da una Milano che ha fermato Taranto in tre set.

Ma veniamo alle pagelle di giornata, partendo dal big match.

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Perugia-Civitanova. Bastano settantasette minuti alla capolista per annichilire una Lube che sembra essersi impantanata nelle sabbie mobili in questo 2023. Giannelli (voto 9) è ormai il Riccardo Muti della pallavolo italiana e dirige alla perfezione i suoi bombardieri, divertendosi con i centrali e alternando un Herrera (voto 8) potente e infermabile in battuta a un Semeniuk (voto 7,5) autore di una prova assai concreta.

I marchigiani sprofondano sotto ben 11 ace, con Bottolo (voto 5) e Nikolov (voto 4,5) letteralmente presi a pallate. Si salva il solo Gabi Garcia (voto 6) in una squadra che oltre a non ricevere fatica tantissimo a muro e non riesce a trovare continuità al servizio. Davvero una situazione preoccupante per una Lube che domani si giocherà le ultime chance in chiave Champions League.

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Trento-Modena. Uno Sbertoli (voto 8,5) pressoché perfetto fa chiudere il primo set ai suoi all’88% in attacco, per poi traghettarli senza patemi ad un rapido 3-0. Kaziyski (voto 8) affila le armi per il match di champions con lo Zaksa, Podrascanin (voto 7,5) giganteggia al centro e Dzavoronok (voto 8) finalmente decide di mostrare il suo lato migliore con una prova convincente nel terzo set.

Modena ancora una volta paga tanto le difficoltà a muro e la giornata no di Rossini (voto 5) in ricezione. Ngapeth (voto 5) è ancora convalescente dai fastidi alla schiena e poco lucido nelle scelte in attacco, Rinaldi (voto 4,5) bersagliato in ricezione, si salva il solo Lagumdzija (voto 7), in una serata in cui Bruno fatica davvero a trovare il bandolo della matassa.

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Verona-Cisterna. Prosegue il momento d’oro degli scaligeri, che abbattono la voglia di Play Off di Cisterna con i colpi di Sapozhkov (voto 8,5) e di un buon Keita (voto 7), sempre pericoloso in attacco ma anche molto alterno in ricezione. Sembra inoltre tornato sui livelli della passata stagione Mozic (voto 8,5), che si toglie lo sfizio di attaccare con il 76% e di chiudere con il 48% in ricezione

I pontini, arrivati in terra veneta con la voglia di provare l’impresa e cercare punti Play Off, soffrono a muro e pagano la giornata no di Bayram in attacco (voto 5), mentre come al solito piace il gioco al centro di Baranowicz (voto 6) che esalta Rossi (voto 6,5) e Zingel (voto 7).

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Piacenza-Padova. Tornano alla vittoria gli emiliani dopo due pesanti scivoloni, con Brizard (voto 7) che si appoggia a tutti i suoi attaccanti sfruttando un buon Caneschi (voto 7,5) e una coppia Lucarelli (voto 8)-Leal (voto 7,5) che sembra aver ritrovato quella cattiveria mostrata in finale di coppa Italia. Padova, in un match in cui non ha più niente da chiedere, continua a mostrarsi debole a muro, con il solo Crosato (voto 7) autore di alcuni buoni spunti individuali. Se Petkovic (voto 5) sembra già con la testa in vacanza, si rivede il bulgaro Asparuhov (voto 6,5), sparito dal campo nelle ultime settimane.

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Monza-Siena. Una concreta Vero Volley per una volta riesce a essere aggressiva anche contro le piccole e si sbarazza in fretta della pratica Siena. Zimmermann (voto 8) merita l’MVP per come in questa stagione ha saputo guidare i suoi nonostante i tanti infortuni, e soprattutto per essere migliorato tantissimo nel gioco al centro, dove Galassi (voto 8) ha davvero ben figurato. Bene anche Grozer (voto 7,5), tornato in forma nel momento più caldo della stagione.

Siena, nel giorno più importante della stagione, si avvita su se stessa naufragando sotto i colpi di Monza e dimostrando che Finoli (voto 4) non era l’unico problema. Van Garderen (voto 4) e Petric (voto 4,5) non incidono, si salva il solo Raffaelli (voto 6), ma per il resto è notte fonda in una squadra che ha sempre rincorso, con giocatori che – arrivati a Siena con ben altre aspettative – non sono mai riusciti a dare quel qualcosa in più.

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Milano-Taranto. Torna il sereno in casa Allianz dopo la rocambolesca partita di Civitanova nella quale, causa Covid, Piazza aveva schierato 4 centrali e nessun palleggiatore. Il muro è una garanzia, così come il giovane Porro (voto 8), che esalta un Loser (voto 8,5) splendido al centro della rete. Bene anche Ishikawa (voto 7,5) e Piano (voto 7,5), che in una stagione vissuta da comprimario per via dei tanti acciacchi si toglie lo sfizio di un gran bel match.

I pugliesi sono la brutta copia della bella squadra spesso ammirata quest’anno: l’attacco ha le polveri bagnate e Falaschi (voto 5,5) non riesce a far cambiare marcia ai suoi. Lawani (voto 6) è molto falloso e al centro Larizza (voto 4,5) e Alletti (voto 4,5) perdono nettamente il confronto con il duo milanese. Arriva però una salvezza meritata e alla fine, è questo quello che conta!

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