Manca un solo turno al termine della regular season di Superlega Credem Banca, ma ancora tanti verdetti sono da emettere, con le sole Trento, Perugia e Modena già sicure del loro posto all’interno della griglia dei Play Off Scudetto. Resta quindi inutile ai fini della classifica la vittoria della Sir sull’Itas, mentre quella di Piacenza contro Civitanova rilancia le ambizioni emiliane dopo un mese di febbraio davvero orribile. Volata finale a quattro per i posti dal quarto al settimo, con Cisterna ormai tagliata fuori e Taranto salva ma che chiude una stagione sottotono. Ma veniamo al pagellone del weekend!
Perugia-Trento 3-1. PalaBarton esaurito e festante per la vittoria sulla capolista in un match che potrebbe essere l’anticipo delle Finali Scudetto… Ben Tara (voto 8,5) è il mattatore di serata, pressoché infermabile ed esaltato da un Giannelli (voto 8) quadrato e lucido in ogni fase del match. Bene anche Russo (voto 7), che spadroneggia a centro rete, mentre rimane in ombra il talento del polacco Semeniuk (voto 5), apparso troppo falloso in attacco.
Trento, che lascia a riposo Rychlicki, fatica in ricezione, con Laurenzano (voto 5) davvero sotto pressione, e ciò non permette a Sbertoli (voto 5,5) di sfruttare al meglio il gioco nei corridoi centrali. Positiva comunque la prova di Nelli (voto 7) e Lavia (voto 6,5), mentre anche Michieletto (voto 5,5) fatica a contenere le bordate dai nove metri dei perugini, perdendo di efficacia anche in attacco.
Civitanova-Piacenza 0-3. Harakiri della Lube, che nel match casalingo si fa spazzare via da Piacenza cedendo di fatto il terzo posto. Nonostante una discreta ricezione, De Cecco (voto 5) non trova le chiavi per accendere i propri martelli, e così naufragano nell’ordine Nikolov (voto 5), Bottolo (voto 5,5) e Yant (voto 5). Con Anzani (voto 5) mai entrato in partita, ecco che non bastano i 12 punti di Lagumdzija (voto 6,5) per respingere gli attacchi emiliani.
Biancorossi che possono contare su uno Scanferla (voto 8) impeccabile e sul duo Romanò (voto 7)- Caneschi (voto 7,5), che in attacco dà una bella mano alla squadra. Sottotono Leal (voto 5,5) mentre Lucarelli (voto 6,5), pur sbagliando troppo, si fa trovare caldo sui palloni che contano.
Padova-Monza 1-3. Una Monza cinica non spreca l’occasione e rimane in corsa per un piazzamento importante ai danni di una Padova che sembra aver tirato un po’ i remi in barca. Gardini (voto 5) è la brutta copia del giocatore ammirato fino a poche settimane fa e Gabi Garcia (voto 3) resta davvero un mistero. Meglio il giovane Porro (voto 7), che continua a fare minutaggio importante, e il subentrante Desmet (voto 6).
Monza spinge al servizio con un super Loeppky (voto 9), inarrestabile dai nove metri, e con un Di Martino (voto 7,5) ben solido a muro. Bene anche Szwarc (voto 7) e l’altro canadese Maar (voto 7), ormai leader di questo gruppo insieme al funambolico Cachopa (voto 7,5).
Taranto-Milano 1-3. Durano un set le speranze di Taranto, poi via libera ad una girandola di cambi nella quale Sala (voto 4,5) ancora una volta non trova il giusto guizzo, mentre brilla Gargiulo (voto 7,5), che dopo questa stagione meriterebbe una convocazione azzurra.
Milano si spaventa, ma trova quei tre punti che la tengono in lizza per il quarto posto. Se Ishikawa (voto 4,5) è decisamente spento, ecco che Mergarejo (voto 7,5) tira fuori dal cilindro una grande prestazione, così come Reggers (voto 7), sempre più decisivo.
Modena-Catania 3-1. Si complica la vita per un set Modena, poi pur faticando nel secondo si scioglie e conquista l’obiettivo minimo dei Play Off. Finalmente è Rinaldi (voto 8) il faro che illumina il PalaPanini, e con lui si esalta anche la classe dell’intramontabile Juantorena (voto 7). E se Davyskiba (voto 6), sacrificato nel ruolo di opposto, è altalenante, peggio fa Brehme (voto 4), che non riesce mai ad incidere nel match.
Catania, con l’ormai cronico problema dell’attacco, si aggrappa a Basic (voto 7,5) e Masulovic (voto 7), ma con un Buchegger (voto 5) ben marcato perde presto spinta e fiducia.
Cisterna-Verona 0-3. Crolla in casa Cisterna, che nelle ultime giornate ha sprecato l’occasione di arrivare ai Play Off: ai pontini non bastano i soliti Faure (voto 6,5) e Ramon (voto 6,5), vista la giornata no dei centrali. Bene invece Verona che, aggrappata a Keita (voto 8) e a Mozic (voto 7), gioca una partita fisica e in pratica con i soli laterali, visto che i centrali in tutto attaccano 4 palloni su 66…
di Paolo Cozzi