Di Paolo Cozzi
Siamo solo alla seconda giornata di Superlega, ma già i risultati a sorpresa fioccano: così capita di trovare Cisterna, Verona e Padova fra le prime della classe, mentre club ambiziosi come Piacenza e Monza languono nella parte meno nobile della classifica. Vero che a inizio campionato capita sovente che i top club siano alla ricerca dell’amalgama perfetta, complici i tanti giocatori che arrivano last minute dalle nazionali, ma soprattutto in chiave salvezza il bottino di Cisterna e Padova potrebbe tornare utile nei mesi a venire. Bene anche Perugia, mentre Trento e Civitanova si fanno sorprendere al tie break e restano appaiate a quota 4 punti.
TUTTE LE CRONACHE DELLA GIORNATA
Ma veniamo ai match di giornata, partendo proprio da Verona–Trento. Il derby dell’Adige mette in mostra una WithU già in palla, che affida la regia al veterano Raphael (voto 7), e che trova nel gigante Sapozhkov (voto 9), la spinta per conquistare la seconda vittoria di fila. Squadra molto fisica, con solo il palleggiatore sotto i due metri, ha un muro pazzesco e anche se soffre in ricezione ha dei martelli da palla alta come Mozic (voto 7,5) che fanno sembrare tutto più facile. Chi soffre un po’ sono i centrali, che hanno meno palloni a disposizione, ma arriveranno anche loro!
Trento da parte sua subisce tanto in ricezione, e sbaglia insolitamente molto al servizio. Se Kaziyski (voto 8) è già in forma play off, è comunque tutta la squadra a girare bene in attacco grazie alla buona prova di Sbertoli, voto 6,5, ma pesano nel risultato finale i 16 muri subiti. In ripresa Lavia (voto 6,5) dopo le fatiche estive, ballano forse troppo i due liberi in alcuni momenti della gara, ma sono giovani e molto promettenti.
Soffre più del previsto ma porta a casa i tre punti Perugia, che a Siena mette in scena servizio, muro e attacco di alto livello, ma una ricezione che ancora deve crescere. Leon (voto 8) all’esordio in campionato si riprende il ruolo di bomber assoluto, ma è l’ucraino Plotnytskyi (voto 9) a prendersi la scena e a ripagare la fiducia di Anastasi. Discreto l’esordio di Flavio (voto 6), chi forse non sfrutta appieno l’occasione è Herrera (voto 5) che si dimostra molto falloso in attacco. Siena, per provare ad impensierire la corazzata Sir, si affida ai muri e agli attacchi di Mazzone (voto 8,5), ma il centrale può contare solo su Petric (voto 7) come spalla, e il duo ex Modena non basta per spingere la squadra al tie break. Fatica tanto invece Pinali (voto 5) e con lui Van Garderen.
Una coriacea Modena sorprende e inguaia una Piacenza che, costruita per vincere, si trova ancora a quota zero successi dopo due giornate. Il muro, come al solito, è il tallone d’Achille della squadra di Giani, ma l’atteggiamento è quello giusto e permette di centrare la prima vittoria stagionale. Se Ngapeth (voto 7) è in versione genio e sregolatezza, tocca a Lagumdzija (voto 8) farsi carico dei palloni pesanti e trascinare i suoi, coadiuvato a fasi alterne da Rinaldi (voto 6,5) che manca di continuità ma non demorde.
Piacenza attacca e mura meglio, ma in ricezione soffre la giornata no di Recine (voto 5), in difficoltà anche in prima linea. Bene Simon e Caneschi (voto 7 per entrambi) anche se non troppo utilizzati al centro della rete. Sommerso dai fischi del PalaPanini, Leal (voto 5,5) non riesce ad essere la pedina vincente, alternando diagonali strette ad errori banali.
Capitola in casa a sorpresa Civitanova, che nonostante uno Zaytsev positivo (voto 7) non trova i guizzi a muro di Anzani (voto 5) e del giovane Nikolov (voto 5), che bagna la sua prestazione con 5 errori diretti. In una giornata difficile a muro, spiccano i tre block di Bottolo (voto 7,5), positivo anche negli altri fondamentali. Padova trova una prova tutto cuore, ed è brava a gestire i momenti chiave del match con Petkovic (voto 8) e il giapponese Takahashi (voto 8,5) autentici trascinatori. Bravo Saitta a gestire ed alternare i suoi attaccanti rischiando qualcosa anche con i centrali.
Tie break anche a Monza, dove i padroni di casa, avanti 2-0, si fanno rimontare e sconfiggere dalla verve del cubano Melgarejo (voto 9). In casa monzese è Galassi (voto 4,5) ad essere in grossa difficoltà nell’intesa con Visic (voto 5,5) e Grozer (voto 6) nei momenti chiave incappa in troppo errori diretti e murate subite. Meglio Davyskiba (voto 7) positivo in tutti i fondamentali, compresa la ricezione. Milano si ritrova sotto due a zero senza sapere il perché, ma è brava a ritrovarsi pur con un Pesaresi (voto 5) che in ricezione balla parecchio. Se Ishikawa (voto 7) garantisce continuità, faticano di più l’iraniano Ebadipour (voto 6) e l’argentino Loser (voto 5).
Capolista per una settimana, la Cisterna di coach Soli (voto 9) si gode il primato momentaneo grazie ad un Dirlic (voto 8,5) che continua a creare punti col suo braccione. Ottima la regia di Baranowicz (voto 8), dalle cui mani escono autentiche caramelle per i propri schiacciatori. Notte fonda in casa Taranto, che chiude con il record negativo di zero muri fatti… in attacco Loeppky (voto 6) offre qualcosa in più di Antonov (voto 5), ma alla fine tutti i palloni passano dalle mani di Stefani (voto 6), che però non riesce a fare la differenza.