Il Pagellone di Paolo Cozzi – Leal ago della bilancia, Russell non trova il ritmo

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Di Paolo Cozzi

In un venerdi di Pasqua che finalmente ha visto i palazzetti riempirsi, vanno in scena due semifinali intense con due grandi protagonisti su tutti: Zaytsev e Leal. Ma mentre il cubano con la sua prova permette alla Lube di mettere un piede in finale, l’Ivan nazionale con una prestazione martellante degna del divino Thor guida Modena lungo un sentiero irto di difficoltà, prima di poter abbattere la corazzata Perugia e tenere aperta la semifinale.

Ma veniamo a Civitanova-Trento, gara dai due volti, con una Trento partita arrembante in battuta e difesa ma che non è riuscita a reggere il ritorno dei marchigiani, perdendo il filo del gioco e non trovando fluidità in attacco.

CUCINE LUBE CIVITANOVA

Leal voto 9. Mezzo voto in meno perché con la ricezione bisticcia forte anche a questo giro chiudendo con 6 ace subiti e il 39% di positività. Il cubano è l’ago della bilancia di questa squadra, quando riesce a far mulinare il suo braccione in attacco permette a Bruno una gestione ottimale e alternata delle sue bocche da fuoco. Ieri è tornato chirurgico anche dai 9 metri. Se trovasse continuità di rendimento sarebbero davvero guai grossi per tutti.

Bruno voto 8. Gli occhi e la grinta sono quelli che (purtroppo) gli abbiamo visto tante volte con la maglia verdeoro.  Dopo un primo set a rincorrere ricezioni, trova il bandolo della matassa sfruttando maggiormente l’intesa con i centrali in contrattacco. Partita da autentico leader e trascinatore.

Sokolov voto 7. Dopo una gara 1 da cineteca fatica a trovare il ritmo con qualche errore di troppo, ma poi il motore si scalda e i colpi cominciano a fare danni nel muro trentino. Mancano un po’ i suoi muri, anche perché Giannelli evita il più possibile di alzare in posto 4 quando è in prima linea.

Juantorena voto 6,5. Uscito da gara 1 zoppicante per un ginocchio malconcio, la pantera cubana resta un po’ ai margini del gioco in attacco, ma sono da standing ovation un suo murone su Vettori e una diagonale stretta ai limiti della fisica giocata mentre cade all’indietro. Dopotutto la classe non è acqua!

Simon voto 8,5. In difficoltà e poco appariscente in gara uno, il buon Simon si rifà tirando mine a tutto braccio che fanno tremare l’Eurosuole Forum di Civitanova. Molto bene anche in battuta, quando scardina più di una volta la ricezione avversaria. Resta il muro il suo tallone d’Achille: spesso salta tanto e sbraccia regalando mani e fuori agli attaccanti trentini.

Diamantini voto 5,5. La sensazione è che abbia più feeling con Bruno rispetto a Cester, ma ieri ha sprecato un po’ l’occasione non trovando numeri positivi in attacco e a muro. Meglio in battuta dove spesso costringe gli avversari a ricezioni staccate.

Balaso voto 6. Zero ricezioni perfette, 46% di positive… Un po’ pochino per uno dei migliori talenti italiani. Meglio in difesa dove recupera palloni importanti.

ITAS TRENTINO

Kovacevic voto 8. Il mancino di Trento è l’unico a trovare continuità nel corso della partita, facendosi apprezzare anche in battuta e a muro, benché quest’ultimo che non ia sicuramente il suo fondamentale preferito. E’ l’ultimo a mollare, ma da solo non può bastare per arginare questa Lube.

Vettori voto 5,5. Uscito da gara 1 con una gran bella prova, anche ieri parte bene trovando ace e punti in attacco. Poi, con la ricezione staccata, Giannelli è costretto a rallentare la palla e lui si trova invischiato nei tentacoli del muro marchigiano.

Russell voto 5. Se nei quarti di finale è stato il trascinatore, in questa serie di semifinale fatica davvero tanto a trovare numeri in attacco e ricezione. Meglio in battuta dove è bravo a mettere sempre tanta pressione, ma i suoi compagni hanno bisogno del miglior Russell per provare a riaprire la serie.

Giannelli voto 6. Parte distribuendo cioccolatini in banda da gran direttore d’orchestra e sfruttando maggiormente la via dei centrali, specie in contrattacco. Ma quando la rice fatica perde un po’ di fluidità e non riesce a tenere in partita i suoi attaccanti.

Lisinac voto 7.5. Molto bene in attacco, dove per due set è un importante punto di riferimento per il suo palleggiatore, e bene per due set a muro prima che Civitanova alzi il tiro e lo mandi fuori giri. Da rivedere in battuta, ieri davvero poco incisiva.

Candellaro voto 7. Tre muri e il 67% in attacco, il Cande prova a mettere un po’ di insicurezza agli attaccanti avversari, ma anche lui quando Leal e Simon decidono di salire ad attaccare ad altezze siderali può davvero poco.

Nelli voto 6. Finalmente un po’ di campo e non solo per la battuta per lui, ma pur senza demeritare non riesce ad avere un impatto incisivo sulla partita dei suoi compagni.

Grebennikov voto 6,5. Voto basso perché in ricezione sbanda come poche altre volte e non riesce a trovare continuità, ma in difesa come sempre è qualcosa di marziano,una calamita che attira tutti gli attacchi avversari su di sé e li tiene con facilità.

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