Una Trento perfetta, la più bella della stagione, ma anche una Civitanova che di improvviso si ritrova prigioniera di quelle sabbie mobili che ne avevano minato la stagione fra gennaio e marzo. In Gara 3 di Finale Scudetto i padroni di casa sono devastanti dai 9 metri, perfetti in ricezione e attacco e a muro tolgono sicurezza ai cucinieri che, perso Zaytsev dopo pochi palloni, sprofondano in ricezione e muro e in attacco non riescono mai ad essere seriamente pericolosi. Grande festa quindi per tutto il pubblico trentino, che saluta i suoi beniamini spingendoli a cercare l’impresa venerdì in terra marchigiana. Nel nostro pagellone analizziamo come sempre le prestazioni dei protagonisti:
ITAS TRENTINO
Michieletto voto 10. La partita perfetta nel momento perfetto, la consacrazione (se mai ce ne fosse stato bisogno) di questo ragazzo, che col cuore vuole prendersi il tricolore con la sua Trento. Cinque muri, 78% in ricezione e il 71% in attacco. Il più bello spot per la nostra pallavolo!
Kaziyski voto 9. Su di lui si è già scritto e detto di tutto. Semplicemente un animale da taraflex, capace a 38 anni di divertirsi ed essere determinante come quando nel 2005 esplose a livello internazionale. E la sensazione è che sia pronto a regalare a Trento l’ennesimo trofeo.
Podrascanin voto 8,5. Trento ha bisogno del gioco al centro per giocare la sua pallavolo, e lui lo fa perfettamente, anticipando e mettendo giù palloni importanti. Molto utile anche a muro e in battuta.
D’Heer voto 6,5. Meno efficiente di gara 2, ma comunque autore di una ottima serie di Finale. Alla faccia di chi pensava che senza Lisinac Trento fosse spacciata, sfodera muri e buoni colpi in attacco.
Sbertoli voto 8. Se Trento sogna, gran parte del merito passa dalle sue mani, che alternano sapientemente il gioco centrale di primo tempo e pipe con quello veloce in banda. Ottimo in difesa, sembra pronto per il suo primo grande successo italiano.
Lavia voto 6. Il voto è la media fra la grande prestazione in seconda linea, fra servizio e ricezione (voto 8) e la prova difficilissima in attacco (voto 4): è vero che non spreca palloni, ma il 13% è davvero poca cosa.
Dzavoronok voto 7,5. Dopo una stagione complicata, con poco minutaggio e alcune occasioni sfruttate male, il ceco fa finalmente vedere tutto il suo potenziale e in pochi palloni risulta comunque determinante.
Laurenzano voto 7. Civitanova decide di battere su di lui nel tentativo di far saltare la ricezione trentina, ma lui tiene bene e anche in difesa si fa trovare pronto.
CUCINE LUBE CIVITANOVA
Garcia voto 6. È il migliore dei suoi, ma nei suoi 9 punti c’è poca gloria e tante murate subite. Un peccato per un giocatore che già l’anno scorso ha dimostrato ben altre potenzialità.
Yant voto 5. Tanti errori gratuiti in attacco e una prova oltremodo ballerina in ricezione e al servizio per un giocatore che, nel momento del bisogno, non è riuscito a trascinare i suoi come fatto per esempio contro Milano in semifinale.
Bottolo voto 5. Qualche sprazzo in attacco ma tanta tanta fatica in ricezione e al servizio, dove non riesce ad incidere come in altre occasioni.
Anzani voto 6. In attacco qualche buon colpo, che permette a De Cecco di alleggerire la pressione sui laterali, ma a muro non riesce mai a leggere il gioco di Sbertoli.
Chinenyeze voto 5,5. L’eroe di gara due, complice la pessima ricezione, rimane molto ai margini del gioco e purtroppo, ancora una volta, non riesce a dare continuità al lavoro di muro.
De Cecco voto 5,5. Con una ricezione pressoché assente, anche per il palleggiatore più fantasioso diventa difficile gestire la squadra e i palloni. Per un paio di set lotta e prova a trovare soluzioni, poi anche lui alza bandiera bianca.
Zaytsev sv. Un problema alla spalla rallenta il bomber di Civitanova, che purtroppo deve abbandonare in fretta la squadra. Senza di lui si ripropongono subito i noti problemi in ricezione e per la Lube è notte fonda.
Nikolov voto 5. Partita da dimenticare per il giovane campione bulgaro, che in ricezione è pressoché inesistente e in attacco, anche se è forse quello che passa con più continuità, non riesce a lasciare la propria impronta sul match.
Balaso voto 4,5. Tutta la seconda linea di Civitanova inizia presto a sbandare e lui questa volta non riesce nel miracolo di puntellarla. Quando poi esce Zaytsev la ricezione marchigiana salta del tutto e comincia a faticare anche in difesa.
di Paolo Cozzi