Di Paolo Cozzi
In una BLM Group Arena dove si respira ancora l’odore della grande impresa sportiva andata in scena giovedì scorso, quando Trento in 6 straordinari set ha strappato il pass per le finali di Champions League, è ancora la stessa Itas Trentino, nonostante la tanta stanchezza sia fisica che mentale accumulata in questo periodo a dimostrarsi più squadra, a volere più fortemente la semifinale scudetto.
La Gas Sales Bluenergy Piacenza sciupa una ghiotta occasione per strappare il pass per il Paradiso, ma soprattutto da la sensazione di arrivare a Trento con le valigie già pronte e la testa in vacanza… Brutto segnale davvero per una squadra che era stata costruita con ben altre ambizioni e che per il secondo anno di fila, salvo qualche spunto, non è mai riuscita ad esprimersi con continuità e comunione di intenti. Trento batte bene, riceve, mura e solo in attacco fatica un po’, mentre Piacenza regala tanti errori diretti e in attacco stenta oltre il lecito.
Ma veniamo alle pagelle del match.
ITAS TRENTINO
Lavia voto 8. Ormai la maturazione del ragazzo è completa, non stiamo più parlando di una giovane promessa ma di un campionissimo che nei momenti importanti del match si affida ad una tecnica sopraffina per trovare sempre la scelta giusta. E l’83% in ricezione, anche se su solo 6 palloni, è tanta roba.
Michieletto voto 8,5. A soli tre giorni da una semifinale Champions mostruosa, Alessandro sembra stanco, ma appena le lunghe leve prendono il via ecco che in attacco fioccano le diagonali strette e in battuta partono 6 ace micidiali. Una stagione che lo consacra nei top player mondiali senza se e senza ma.
Sbertoli voto 8. Arrivato in riva all’Adige in sordina, come segno di un ridimensionamento societario, il giovane Riccardo ha conquistato pubblico e compagni a suon di grandi prestazioni, e il passato che rischiava di essere un’ombra onnipresente è già un lontano ricordo. Da verificare solo la palla in 4 con Kaziyski che ogni tanto perde di fluidità.
Lisinac voto 7,5. Per una volta che non riesce a far esplodere tutta la sua fisicità in attacco, decide allora di dare la svolta a muro, dove diventa una diga insormontabile.
Podrascanin voto 6,5. Bene in attacco e in battuta, dove trova un solo ace ma è sempre molto pericoloso. Manca l’acuto a muro, ma è sempre attento a toccare e far rigiocare una infinità di palloni.
Kaziyski voto 6. Uscito malconcio dalla partita di giovedi, viene schierato un po’ a sorpresa, e si vede che ancora non è al 100%. Ma il capitano, leader silenzioso ma fondamentale in questo gruppo, anche senza strafare sa quando accelerare e quando essere competitivo, aggiungendo un altro piccolo tassello ad una carriera infinita.
Zenger voto 7,5. Prova positiva per il libero tedesco, che in questo finale di stagione sembra trovare maggior continuità e personalità nella seconda linea trentina.
Lorenzetti voto 10. Vedere come ha fatto crescere questa squadra da settembre ad oggi è semplicemente poesia pallavolistica pura.
GAS SALES BLUENERGY PIACENZA
Stern voto 7,5. Finalmente schierato titolare è l’unico degli emiliani che ci crede dal primo all’ultimo pallone, attaccando anche palle non sempre perfette e chiudendo come top scorer del match.
Russell voto 5. Dopo Gara 2 sembrava aver ritrovato quella fluidità, quella facilità in attacco che quest’anno raramente si era vista. E invece in attacco si scioglie come neve al sole senza trovare spunti importanti. Decisamente meglio in seconda linea, ma non basta per rendere positiva una giornata decisamente no.
Recine voto 4,5. Quattro murate e tre ace subiti, il tutto concentrato in due soli set… Giornata davvero complicata per lo schiacciatore emiliano, che ha sempre l’atteggiamento giusto, ma non riesce ad essere punto di riferimento per Brizard.
Rossard voto 4,5. Completamente un altro giocatore rispetto a quello ammirato a Vibo l’anno scorso, in difficoltà in ricezione e attacco, non riesce a fare la differenza neanche al servizio, cosa che faceva spesso l’anno scorso.
Brizard voto 4,5. Dopo un’estate in cui è risultato una delle chiavi della Francia per arrivare all’oro olimpico, dal suo primo anno italiano ci si aspettava molto, molto di più. Spesso scontato, sfrutta poco il gioco al centro del campo e resta la sensazione che in questa annata non abbia espresso tutto il suo valore.
Holt voto 4,5. Impalpabile in attacco, assente a muro, il forte centrale americano ormai da qualche anno almeno in campionato sembra avere imboccato un sentiero lontano dalle performance che gli conoscevamo.
Caneschi voto 7. Attacco, muro, ace e anche qualche ricezione. Insieme a Stern l’unico che può uscire dal campo a testa alta con la sensazione di averci provato fino alla fine.
Scanferla voto 6,5. In una seconda linea che fa acqua da tutte le parti, è l’unico che non crolla e che continua a garantire ricezioni buone al suo palleggiatore.
Bernardi voto 4,5. L’emblema di una stagione vissuta fra tante aspettative e pochi risultati concreti è il Video Check chiamato sul 11-7 del terzo che ferma il gioco in una situazione facile per Piacenza, e alla fine consegna palla ai trentini. La gestione di Lagumdzija, i tanti cambi di formazione nel corso delle partite, Stern sempre relegato in panchina… Tante situazioni che hanno minato la crescita di una squadra che sembra non aver espresso appieno le sue potenzialità.