Il turno infrasettimanale di Superlega non porta a risultati eclatanti, ma costa la panchina al coach di Taranto, squadra ambiziosa ma che nel post Di Pinto veleggia desolatamente all’ultimo posto in classifica. Fatica anche Milano a trovare vittorie in un inizio di stagione non certo esaltante, mentre fila tutto liscio per le “big four“. Ma veniamo alle pagelle delle singole partite, ricordando che Verona-Monza si è giocata settimana scorsa, con i brianzoli, squadra del momento, bravi ad imporsi in terra scaligera.
Milano-Trento 1-3. Nel giorno in cui Kaziyski ritrova da avversario il suo recente passato, la squadra di Piazza soccombe in tutti i fondamentali, faticando anche in battuta e muro dove spesso invece è molto positiva. Sottotono il duo Piano–Loser (voto 5), Porro è costretto a dare quantità a Reggers (voto 6,5) e Ishikawa (voto 6), ma il duo chiude con qualche errore gratuito di troppo. Male Catania in ricezione (voto 5,5) e male anche Kaziyski (voto 5,5), che non riesce ad incidere nel match quanto vorrebbe.
In casa trentina continua l’ottimo momento di Sbertoli (voto 7,5), che trova dai suoi laterali quel qualcosa in più per spegnere le certezze milanesi. Michieletto (voto 6,5) è monumentale in attacco, ma anche preso di mira in ricezione; meglio Lavia (voto 7,5) che sembra pian pianino dimenticare le stanchezze estive. Bene infine Rychlicki (voto 8), giocatore che lentamente sta entrando nei meccanismi di gioco di Trento.
Civitanova-Catania 3-0. Niente turn over per coach Blengini, che contro i siculi schiera comunque il suo miglior sestetto. Per una sera la squadra non brilla in attacco, con un De Cecco (voto 5,5) sottotono, ma è Nikolov (voto 7,5) a trascinare i suoi nei momenti del bisogno. Con lui bene Chinenyeze (voto 7, ma a muro…), mentre è giornata nera per Zaytsev (voto 4,5), in grossa difficoltà in attacco e ricezione.
Catania fa quello che può, ma il suo attacco è davvero spuntato e non aiutato da una ricezione da rivedere. Buchegger (voto 5) e Randazzo (voto 5) non impensieriscono il muro e la difesa marchigiani, Tondo (voto 4,5) resta presto fuori partita, mentre si salva Basic (voto 6), che ci prova ma non incide sul risultato finale.
Piacenza-Cisterna 3-1. Domina il primo set una bella Piacenza, prima di addormentarsi per una buona mezz’ora e rischiare di riaprire il match. Un Brizard (voto 7) spumeggiante fa viaggiare i suoi al 60% in attacco, con Lucarelli (voto 9) davvero encomiabile in questo avvio di stagione. Bene finalmente Leal (voto 7) e il solito Simon (voto 7,5), ma il plauso più grande va al libero Scanferla (voto 7,5), pressoché perfetto.
Cisterna si aggrappa ad un Faure (voto 8,5) sempre più faro di una squadra che lotta caparbiamente, ma non ha un tasso tecnico e fisico elevatissimo. Malissimo Ramon (voto 4,5), qualcosa di più fa Bayram (voto 6), ma ci sarebbe bisogno di un maggior gioco al centro che non è nelle corde di Saitta (voto 5,5).
Modena-Padova 3-1. Senza bomber Sapozhkov (per lui si parla di grossi problemi alla schiena) è Davyskiba (voto 7,5) il finto opposto che attacca senza paura e dà una mano ad uno Juantorena (voto 9) highlander, in formato Rio 2016. Bene anche Rinaldi (voto 6,5), ma in ricezione deve crescere ancora tanto. Ottimo infine Bruno (voto 7), lontano parente del giocatore stanco visto nelle prime giornate.
Padova come sempre ci prova e lotta, ma Gardini (voto 7) non basta, e Gabi Garcia (voto 4) dopo due prove positive torna su livelli bassi. Con lui crolla anche Desmet (voto 4,5) con 6 ace subiti e il 37% in attacco; meglio Crosato (voto 6), molto cercato al centro da Falaschi.
Taranto-Perugia 1-3. Poco attacco e zero muro per Taranto… davvero complicato pensare di impensierire più di tanto la corazzata Perugia con le armi spuntate. Gutierrez (voto 6,5) ci prova, ma Russell (voto 5) finisce sempre nel muro avversario e Lanza (voto 5,5) non fa meglio, anche se poi è caparbio in ricezione, battuta e muro.
Per Perugia prova sontuosa di Giannelli (voto 7,5), che fa volare il rinato Semeniuk (voto 8) e Plotnytski (voto 7,5). Ma l’MVP di serata è sicuramente Flavio (voto 8,5), che chiude con il 64% in attacco e ben 6 muri.
di Paolo Cozzi