Si è tenuto a Lecce, presso il Convitto Palmieri, l’incontro “Abbiamo una sola vita. L’arte di essere libere”, organizzato dal CR FIPAV Puglia nell’ambito della Settimana di Federica, in collaborazione con l’associazione universitaria UdU Lecce. Nel ricordo di Federica De Luca, vittima di femminicidio nel 2016, scomparsa insieme al suo piccolo Andrea, il CR FIPAV Puglia alza il volume per una settimana su una tematica tristemente attuale, quella della violenza sulla donna.
Presenti nel corso della serata la Consigliera Nazionale FIPAV Letizia Genovese, il Presidente del CR FIPAV Puglia Paolo Indiveri, la referente politiche sociali del CR FIPAV Puglia Marilena Petronelli, la responsabile settore Ufficiali di Gara FIPAV Puglia Denise Bianchi, i genitori di Federica De Luca, Enzo De Luca e Rita Lanzon, Beatrice Stasi e Rocco Luigi Nichil, docenti dell’UniSalento. Tra gli ospiti anche il Presidente del CT FIPAV Milano-Monza-Lecco Massimo Sala.
Il servizio video -> https://youtu.be/BUKLPIr5rr8
Tra le diverse iniziative anche quella dell’assegnazione del Premio “Federica De Luca”, assegnato dalla Federazione Italiana Pallavolo, riservato all’ufficiale di gara donna di categoria nazionale che si è particolarmente distinto per l’impegno e la passione a livello dirigenziale periferico durante il corso della stagione, che quest’anno è stato assegnato a Barbara Manzoni, Ufficiale di Gara di Ruolo A, membro della Commissione Designante del CT Milano-Monza-Lecco.
Barbara Manzoni, nata a Lecco nel 1989, ha intrapreso la carriera arbitrale all’età di 17 anni, dalla stagione 22-23 è Ufficiale di Gara di Ruolo A, ha così commentato la serata vissuta a Lecce nell’ambito della “Settimana di Federica”: “Arbitro da quando ho 17 anni, metà vita l’ho passata sul seggiolone, mi occupo anche di due progetti a livello territoriale in cui seguo la crescita soprattutto degli arbitri più giovani, a cui cerco di trasmettere la mia passione avendo iniziato anch’io in giovane età come loro. A comunicarmi l’assegnazione di questo premio è stato Luigi Roccatto, Il Responsabile del Settore Arbitrale, telefonata che mi ha resa molto felice.
Non mi aspettavo minimamente di poter essere scelta io tra tutte le colleghe d’Italia. Ne sono stata subito onorata e ho accettato immediatamente la proposta di venire in Puglia per rappresentare tutto il movimento a livello territoriale e regionale che sta dietro comunque la figura di noi arbitri. Noi arbitri ci sentiamo molto coinvolti nel corso di questa settimana ed è davvero un onore essere qui a rappresentare una categoria che quotidianamente dedica tanto tempo in questo percorso. Mi sento di dire che la pallavolo, e soprattutto l’arbitraggio, è un momento di unione, è un momento di uguaglianza tra tutti, essendo spesso abituati a vedere il contrario. Sarebbe bello vedere un pò più di pallavolo nella vita quotidiana”.
A consegnare il Premio è stata la Consigliera Nazionale FIPAV Letizia Genovese, come ogni anno presente per l’occasione, che ha voluto evidenziare l’importanza di queste iniziative e l’impegno della FIPAV su diverse tematiche nel corso di questo quadriennio: “Sono felice di essere qui per il quarto anno consecutivo, è una promessa che avevo fatto a me stessa, ai genitori di Federica, perché dopo aver ascoltato la vicenda, aver vissuto indirettamente, tramite le parole di Rita, della mamma di Federica, ho pensato che fosse importante garantire la presenza della FIPAV nazionale.
Il Presidente e tutto il Consiglio Federale sono molto attenti a quelle che sono le politiche sociali, perché se è vero che il core business di una Federazione è quello di organizzare i campionati e di vincere le medaglie, in un contesto sociale come quello che viviamo non si può fare a meno di allargare i propri spazi, allargare la propria mission e coinvolgere quante più persone possibile su varie tematiche. Questa è una settimana molto particolare, una settimana dedicata a quella che ormai è diventata una piaga sociale. Per la FIPAV è importante essere presenti, soprattutto perché Federica era un arbitro, ma prima di essere arbitro era una splendida ragazza, era una mamma.
In questo quadriennio di lavoro sono state fatte molte cose, è stata tracciata la strada per poter proseguire a fare tante cose. L’interesse che abbiamo cercato di suscitare tra tutti i tesserati fa riferimento a tematiche come gli abusi sui minori, ora obbligatorie da una legge dello Stato sul Safeguarding, noi avevamo già anticipato questo monitoraggio, questa sensibilizzazione e questa divulgazione.
Sempre presenti anche i genitori di Federica De Luca, Enzo De Luca e Rita Lanzon, il loro impegno nella sensibilizzazione a questa tematica è come sempre portato avanti con forza e grande volontà, nel racconto di una tragedia diventata messaggio che possa evitare il ripetersi di avvenimenti del genere. Al loro fianco, dall’inizio, la FIPAV, grande passione di Federica e di papà Enzo:
“La pallavolo oltre è stata per Federica la sua vita, come lo è sempre stato per me e continua ad esserlo. Continuo ad allenare, le mie piccine mi danno la forza per andare avanti. Devo ringraziare la Federazione che da sempre ci è a fianco. Lo sport è sicuramente un importante veicolo per far arrivare un messaggio a tanti ragazzi e ragazze di fasce d’età molto delicate, soprattutto perchè hanno vissuto a pieno lo stop legato alla pandemia. Non è facile che che bambini e bambine si aprano, raccontino i loro problemi. Bisogna lavorare anche nelle società in modo che si possa evidenziare magari qualche problema”.
PREMIO “FEDERICA DE LUCA”
2018: Chiara Santangelo (Sicilia)
2019: Rachela Pristerà (Piemonte)
2020: Alessandra Di Virgilio (Abruzzo)
2021: Giuseppina Stellato (Campania)
2022: Denise Bianchi (Puglia)
2023: Livia Azzolina (Lazio)
2024: Barbara Manzoni (Lombardia)
(fonte: Comunicato stampa)