Il “professore” Luciano Pedullà torna in A1 e prende le redini di Cuneo

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Di Redazione

La nuova Bosca S.Bernardo Cuneo parte dall’esperienza e dalle motivazioni di Luciano Pedullà: l’allenatore novarese tornerà su una panchina di A1 a quattro anni di distanza dall’ultima avventura, quella con la Saugella Team Monza della stagione 2017/2018. Guida tecnica della prima squadra, ma non solo: l’impegno del ‘professore’ sarà a tutto campo e volto a rafforzare sempre di più il legame con la Granda Volley Academy, il settore giovanile biancorosso.

Con un palmarès ricchissimo, Pedullà torna così nel Bel Paese dopo che, nel marzo del 2019, aveva iniziato l”avventura con la Nazionale romena, che guida per due stagioni conquistando la European Silver League nel 2019. Nel giugno del 2021 diventa direttore tecnico della Scuola di Pallavolo di Orago.

Le prime parole di Luciani Pedullà da allenatore della Bosca S. Bernardo: “Diego Borgna (il presidente onorario ndr) e io ci conosciamo da parecchio tempo. In questi anni c’è sempre stato un dialogo, che sul finire di questa stagione è diventato più fitto. Diego mi ha chiesto la disponibilità a collaborare con Cuneo dalla prima squadra in giù, e ho accettato con entusiasmo. Sarei tornato su una panchina di A1 soltanto in una società come quella di Cuneo, in cui il mio predecessore ha potuto allenare con serietà e serenità. Qui ho trovato la possibilità di lavorare con quella programmazione che è sempre stata uno dei miei punti di forza. Mi piacerebbe ripetere quello che in passato sono riuscito a fare con altri club: portare a un livello europeo una società come Cuneo, che negli ultimi anni ha fatto grandi progressi da tutti i punti di vista. Ci manca qualche scalino: non è facile, perché dovremo competere con realtà che ci sono state davanti nelle scorse stagioni, ma la dirigenza ha costruito un organico in grado di dire la sua”.

Come avvicinarsi all’obiettivo europeo? Pedullà lo spiega attraverso la sua passata esperienza: “Nella mia recente esperienza come direttore tecnico della Scuola di Pallavolo di Orago ho potuto affinare una nuova metodologia di lavoro e concentrarmi in particolare sulla gestione tecnica di due fondamentali, battuta e ricezione, che stanno diventando sempre più importanti”.

Infine, un commento su uno dei pilastri della società cuunese: “Un giudizio sulle due stagioni cuneesi di Noemi Signorile? Con Noemi ci siamo incrociati per la prima volta tanti anni fa quando ero selezionatore della Regione Piemonte. Lei all’epoca era ancora un’attaccante, ma quando la vidi palleggiare pensai immediatamente che sarebbe potuta diventare una palleggiatrice. Le esperienze in Italia e all’estero l’hanno fatta crescere tantissimo: ora è una giocatrice matura, determinata e capace di dirigere la squadra con costante attenzione anche nei momenti più difficili delle partite“.

(Fonte: comunicato stampa)

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