Di Eugenio Peralta
Una sconfitta che fa male quella subita dalla Unet E-Work Busto Arsizio nella semifinale di ritorno di Champions League: per i parziali severi e perché le biancorosse, con la splendida prova di Istanbul, avevano davvero accarezzato il sogno di fare lo sgambetto alla corazzata VakifBank. “Il nostro rimpianto – dice a fine gara Alessia Gennari – è quello di non averci provato fino alla fine su alcuni palloni. Non siamo riuscite quasi mai a mettere in campo il nostro gioco“.
“Loro sono arrivate qui con il coltello tra i denti, com’era prevedibile – continua il capitano bustocco – sono state aggressive in ogni fondamentale e hanno sbagliato pochissimo. Noi, al contrario, siamo partite contratte e non siamo riuscite a reagire come avevamo fatto la volta scorsa. Il rammarico c’è, perché loro oggi sono più forti, ma non di così tanto come dice il risultato“.
La partita della E-Work Arena ha detto che Busto deve dare sempre il 100% (o forse di più) per tenere questi ritmi: “Questo lo sapevamo – commenta Gennari – all’andata avevamo fatto un’impresa e sarebbe stato ingenuo pensare che oggi loro avessero paura, perché sono giocatrici abituate a disputare finali e giocare con tanta pressione. Noi dobbiamo imparare tanto da questo punto di vista, perché è vero che abbiamo già fatto tanto ad arrivare fin qua, però quando ci sei te la vuoi giocare!“.