Era il momento di prendere il volo, di saltare per arrivare a sfidare faccia a faccia le più grandi. Non è una gara, ma il semplice step decisivo per coronare un percorso. Dopo due stagioni splendenti a Chieri, per Héléna Cazaute è scattata l’ora X, quell’istante in cui qualcosa si accende nella testa. Un pulsante automatico che va da solo, nessuno sceglie quando attivarlo. Un piccolo click che fa scattare la missione intitolata “salto di qualità”.
Quest’anno nel mazzo a disposizione di Marco Gaspari c’è un jolly che lega tra loro tutte le carte, non importa il valore: la schiacciatrice francese è pronta ad essere grande protagonista anche all’Allianz Vero Volley Milano, che con la sua nuova numero 1 ha lanciato la sfida alle big d’Italia e d’Europa. In attesa di scendere in campo per l’anticipo della seconda giornata di Serie A1 a Trento, la schiacciatrice francese si è raccontata in esclusiva ai nostri microfoni.
Prima di parlare del tuo presente, facciamo un passo indietro e ripercorriamo l’estate in nazionale. Come la valuti?
“Secondo me abbiamo fatto un bel passo in avanti quest’estate. Il nostro obiettivo principale prima delle Olimpiadi era di vincere la Challenger Cup, ottenendo così la qualificazione per la prossima VNL; l’abbiamo raggiunto e perciò siamo molto soddisfatte. Per quanto riguarda gli Europei, non abbiamo grandi rimpianti perché abbiamo dato il massimo. È stato un torneo positivo, anche se alla fine abbiamo fatto un po’ di fatica a tenere il ritmo. Comunque, abbiamo lavorato bene, siamo sulla strada giusta e non vediamo l’ora di affrontare gli impegni della prossima estate“.
Non hai rimpianti nemmeno per la partita contro l’Italia agli Europei? Cosa non ha funzionato nella sfida dei quarti di finale?
“Sicuramente l’Italia ha giocato una buona partita quella sera. Per noi, invece, è stato complicato l’approccio: nel primo set abbiamo faticato molto, subendo tanti ace e non riuscendo a mettere la palla a terra. Dopo è andata un po’ meglio, pur continuando a faticare in ricezione e nel trovare soluzioni in attacco. Forse da parte nostra ci può essere qualche rimpianto per il secondo set: eravamo lì, ma nel momento clou ci è mancata un po’ di esperienza“.
In vista delle Olimpiadi di Parigi 2024, come vedi la Francia? Pensi che sia possibile per voi vincere una medaglia?
“Non vogliamo sbilanciarci e parlare di medaglie, perché sappiamo che sarà un torneo molto tosto in cui ce la dovremo vedere con nazionali fortissime. Tra l’altro, non abbiamo mai affrontato alcune di queste squadre, come gli Stati Uniti e il Brasile. Dovremo semplicemente pensare a giocare il nostro torneo e alla fine faremo i conti“.
È difficile restare indifferenti dinanzi alle parole piene di affetto che qualche mese fa hai rivolto alla piazza di Chieri nel saluto su Instagram. Cosa ha rappresentato per te il club piemontese?
“A Chieri ho vissuto due anni meravigliosi. Era la mia prima esperienza all’estero, ma fin dall’inizio mi sono sentita a casa, ho lavorato tantissimo e mi sono trovata bene con tutti. In particolare, ho apprezzato il fatto che Chieri è una società che fa sempre il massimo per aiutare le sue giocatrici e cerca di metterle nelle condizioni di rendere al meglio in campo“.
Quali sono i ricordi più belli dell’esperienza in biancoblu?
“Sicuramente conservo nel mio cuore ricordi bellissimi di questa esperienza. Ad esempio, la vittoria della Challenge Cup e il raggiungimento del quarto posto in regular season nella scorsa annata. Sono contenta di aver contribuito a scrivere la storia di Chieri: so quanto hanno lavorato per raggiungere questi risultati e sono certa che in futuro faranno sempre meglio. E poi ci sono tutti quei legami speciali e quelle amicizie – a partire da quelle con Bosio, Mazzaro e Villani – che ormai fanno parte della mia vita e porterò con me per sempre“.
Nelle ultime stagioni hai raggiunto un’affidabilità e una continuità di prestazioni senza paragoni. Ma come è avvenuto il passaggio da “promessa” a “certezza”? Quando pensi di aver fatto questo step nella tua crescita?
“Sinceramente non so se in questo momento sono una ‘certezza’ perché ci sono molti aspetti su cui devo continuare a lavorare. Però, sicuramente sento di aver fatto uno step nella mia crescita. Giocare in Italia aiuta a fare il salto di qualità perché le giocatrici sono più alte e potenti, gli allenamenti sono intensi e prevedono un grande lavoro anche dal punto di vista tecnico. Nelle ultime due stagioni con Giulio (Bregoli, n.d.r.) ho imparato tantissime cose; quindi, anche lui mi ha aiutato in questo processo. Senza dubbio, venire in Italia è stata la scelta migliore“.
Veniamo al tuo approdo a Milano. Cosa ti ha convinto a scegliere il progetto della Vero Volley?
“Sono davvero contenta di aver fatto questo salto e colto un’opportunità così importante. Ho scelto il progetto di Milano perché sentivo l’esigenza di passare allo step successivo: ho voglia di vincere e so che questo club può ambire a grandi risultati“.
Cosa ne pensi della nuova squadra? Quali sono i vostri punti di forza?
“La squadra è molto forte e ha tante qualità. Penso che in prospettiva il nostro punto di forza possa diventare la capacità di lottare su ogni punto: ovviamente dobbiamo ancora lavorare su questo aspetto, ma fin dai primi allenamenti ho notato una grandissima fame di vittorie e una costante voglia di migliorarsi, che potrebbero aiutarci a raggiungere i nostri obiettivi“.
Quali sono i vostri obiettivi e quale apporto pensi di dare alla squadra per raggiungerli?
“L’obiettivo è chiaro: vogliamo vincere tutto quello che si può vincere. Sappiamo di essere una buonissima squadra e di avere le capacità per fare molto bene quest’anno, nonostante avversarie forti come Conegliano e Scandicci. Perciò, sarà importante andare in palestra senza mai perdere il focus sul nostro obiettivo; poi, alla fine, faremo i conti e vedremo dove saremo arrivate. Personalmente, cercherò di portare tanta energia alla squadra e di aiutarla soprattutto in seconda linea, dal momento che il mio punto di forza è la ricezione“.
Nel frattempo, è arrivata una vittoria per 3-0 contro Busto Arsizio all’esordio in campionato. Che partita è stata?
“È stata davvero una bella partita. All’inizio del primo set abbiamo fatto un po’ di fatica a prendere il ritmo perché c’era della tensione per l’esordio. Poi, però, abbiamo fatto molto bene, giocando con tanta energia e i sorrisi sui volti, e ci siamo godute l’atmosfera straordinaria dell’Allianz Cloud“.
Per concludere, quali sono i tuoi sogni nel cassetto dentro e fuori dal campo?
“Direi che il mio sogno pallavolistico è di vincere tutto. Abbiamo le qualità per rendere questa stagione incredibile e per fare grandi cose in tutte le competizioni; quindi, non ci resta che lottare e dare il massimo affinché il nostro sogno si realizzi. Invece, al di fuori della pallavolo, mi piacerebbe fare il giro del mondo“.
di Alessandro Garotta
