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Il VakifBank torna sul trono europeo. Troppi errori per Conegliano

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Di Eugenio Peralta

Non c’è la ciliegina sulla torta della A.Carraro Imoco Conegliano: la stagione delle gialloblu si chiude con la sconfitta nella Super Final di Champions League a Lubiana per mano di uno straordinario VakifBank Istanbul, che chiude l’anno con il quinto trofeo su cinque competizioni disputate. È un Imoco lontana dai livelli che le sono abituali, come testimoniano i 35 errori-punto contro i soli 14 delle avversarie, e a cui non bastano neppure i 39 punti di una Paola Egonu (59% in attacco, 4 ace) per la quale sono davvero finiti gli aggettivi. Dall’altra parte brilla la stella di una strepitosa Gabi, autrice di 23 punti di cui 9 nel solo quarto set, quello in cui le Pantere sembravano poter riaprire la contesa.

Eppure, malgrado i numeri sfavorevoli alle gialloblu, la partita si gioca eccome: nel primo set Conegliano è avanti fino al 20-18, nel terzo rimonta dall’11-15, nel quarto resta in partita fino al 17-17. Il problema è proprio che nei momenti decisivi il Vakif si dimostra molto più forte a livello mentale, piazzando il break sempre quando conta e resistendo alla reazione emotiva delle avversarie: sull’8-4 del quarto set, quando la partita sembrava davvero “girata”, la squadra di Santarelli commette 3 errori che pesano come macigni sul risultato finale. E non solo al servizio (dove anzi la scelta di rischiare, a tratti, paga), ma anche e soprattutto in attacco.

Sul banco delle imputate ci finisce inevitabilmente Kathryn Plummer, sottoposta alle “attenzioni” ossessive della battuta avversarie e autrice di una prova davvero incolore, con soli 8 punti e il 32% in attacco. Non pervenuta neppure Robin De Kruijf, ma anche le altre si accendono solo a tratti: un plauso lo meritano comunque Miriam Sylla e Raphaela Folie, inesauribili nel lanciare l’ultimo tentativo di rimonta. Purtroppo per l’Imoco, le frecce all’arco di Guidetti sono troppe: quando Isabelle Haak cala (19 punti per la svedese) c’è l’immensa Gabi, e nel finale viene fuori prepotentemente anche Zehra Gunes. Peccato davvero che si debba concludere così, con quella che non è stata certo la più bella delle tante sfide tra le due squadre, un ciclo straordinario e probabilmente irripetibile.

LA CORNICE – La Stozice Arena è una vera e propria cattedrale nel deserto: cantieri aperti, corridoi che portano nel vuoto e segnalazioni affidate al caso. All’interno, però, l’impianto di Ljubljana è un gioiellino, con la cornice e l’atmosfera giusti, anche se il tutto esaurito sembra lontano. Comunque numerosissimi (almeno 1500) i tifosi provenienti da Conegliano, a cui danno man forte fin dall’inizio i supporter dell’Itas Trentino, a loro volta in gialloblu; c’è anche una rappresentanza di fan bulgari per sostenere Hristina Vuchkova e Matey Kaziyski. Decisamente pochi invece i rappresentanti della squadra turca. Applauso scrosciante per Sarah Fahr, che in borghese accoglie le compagne di squadra al centro del campo al momento dell’ingresso per il riscaldamento. In apertura del match, dopo l’esecuzione dell’inno della CEV, un affascinante spettacolo di luci e di fuochi per presentare le finaliste.

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I SESTETTI – Non ci sono sorprese nei due schieramenti iniziali. Conegliano, in maglia blu, si presenta con la formazione reduce dalla vittoria dello scudetto: Wolosz in palleggio, Egonu opposta, Folie e De Kruijf al centro, Plummer e Sylla schiacciatrici e De Gennaro libero. Guidetti risponde con Ozbay in regia, Haak opposta, Ogbogu e Gunes centrali, Gabi e Bartsch in posto 4, Aykaç come libero.

1° SET – Parte forte il Vakif con Bartsch e Haak, e l’attacco di Egonu si ferma in rete per lo 0-3. L’opposta però si sblocca con il punto del 3-4 e, dopo un’azione interminabile, firma anche il pareggio. È sempre Egonu a mettere a terra il pallone del sorpasso (6-5) che diventa più 2 grazie al muro vincente di Folie. Pareggia i conti Haak (8-8) ma le giallonere faticano a prendere le misure a muro e subiscono un altro break firmato da Sylla ed Egonu per il 12-9; quando arriva anche il block di De Kruijf su Bartsch (13-9) Guidetti è costretto a fermare il gioco. Al rientro, non a caso, le giallonere si sbloccano a muro con Haak e Bartsch infila due ace consecutivi riavvicinando le sue (13-12).

La rimonta si completa sul 15-15 con una contestata invasione fischiata alle Pantere; nel punto a punto che segue, però, è di nuovo Egonu a fare la differenza per il 18-16. Sempre Paola (siamo già a 9 punti a tabellino) realizza il punto del 20-18, ma Haak non molla e pareggia nuovamente i conti a quota 20. Plummer spara fuori regalando il 21-22 al Vakif e Santarelli chiama time out; un altro errore, stavolta di Egonu (su alzata forzata di Wolosz) vale però il 21-23 e un nuovo stop chiesto dal tecnico gialloblu. Terzo attacco out consecutivo di Plummer (21-24) e ci sono tre set point per le giallonere: Egonu annulla il primo, ma al secondo è Gabi a firmare il 22-25.

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2° SET – Un ace di Ozbay inaugura il parziale, mentre l’Imoco continua a sbagliare decisamente troppo in battuta: sono 4 gli errori dai nove metri che portano il punteggio sul 4-6, vanificando gli attacchi di Egonu. Il Vakif allunga con Bartsch (attacco e muro) e Gabi, costringendo Santarelli a fermare il gioco sul 6-10, ma al rientro arriva anche l’errore di Folie, che viene sostituita da Vuchkova. Sbaglia anche Egonu per il massimo vantaggio turco (7-13) e Courtney entra al posto di Plummer. Poi però la stessa Egonu e Sylla, aiutate dall’errore di Haak, accorciano le distanze sul 10-13. L’opposta azzurra è “on fire”: arrivano anche un ace e un attacco vincente per il 13-14 che porta direttamente al time out giallonero.

Egonu manda out il pallone del possibile pareggio, ma la rimonta si completa comunque sul 16-16, grazie all’invasione di Ogbogu e all’attacco di Plummer. Si gioca punto a punto, ma dopo l’invenzione di Ozbay (17-18) è Haak a firmare il nuovo break del Vakif con due punti consecutivi (17-20), costringendo Santarelli a richiamare le sue. Ancora Haak imperversa per un altro allungo delle giallonere, aiutata anche da un errore di Egonu (18-23). L’errore in battuta di Folie regala 5 set point al Vakif; Egonu ne annulla due (il secondo con un ace), ma dopo il time out chiamato da Guidetti manda in rete il servizio del 21-25.

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3° SET – Conegliano prova a reagire con Folie e Plummer, che però viene murata da Haak per il 3-3. Folie risponde a sua volta con un muro, che vale il break Imoco per il 6-4; continua in attacco lo show di Egonu (7-5, 8-6), ma Gunes replica colpo su colpo e un altro muro di Haak sull’americana regala il pari al Vakif (9-9). Quando poi la svedese va in battuta sigla l’ace del sorpasso e costringe Plummer all’errore del 10-12. Santarelli chiama un time out riuscendo perlomeno a interrompere il turno di servizio dell’opposta, ma dall’altra parte sbaglia anche Egonu e per Conegliano sembra notte fonda: la stessa Haak sigla l’11-15.

È proprio l’opposta giallonera a concedere qualche speranza alle Pantere mandando out il pallone del 13-15: l’Imoco così si rimette in scia con due attacchi consecutivi di Egonu torna a meno 1 (15-16). Il pari lo firma Folie al termine di un’azione rocambolesca (17-17), poi arriva anche il muro della bolzanina su Gabi a caricare le gialloblu (18-18). Il mani-out di Sylla riporta avanti Conegliano (21-20), ancora Sylla ed Egonu firmano il break del 23-21: time out per il Vakif. Ogbogu riporta a contatto le sue, ma Folie si procura il set point (24-22) e Guidetti ferma di nuovo il gioco. Sylla spreca il “rigore” della possibile chiusura commettendo invasione, poi però ci pensa Egonu a mettere a terra il 25-23.

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4° SET – È tutta un’altra Imoco, trascinata dalle due protagoniste del finale di set: Sylla e Folie. Gabi ribatte punto su punto, ma Haak non riesce più a far male ed Egonu la punisce per il 4-2; poi va in battuta e infila due ace consecutivi, scavando un solco di 4 punti (6-2). Ancora Paola firma l’8-3 (siamo già a quota 34 punti per lei) e Guidetti deve fermare il gioco. Nel momento meno opportuno però Conegliano ricomincia a sbagliare: due errori di Egonu e uno di Folie per il controbreak del 9-8. Un beffardo ace di Ozbay completa la rimonta (10-10) e si torna a lottare punto a punto: sul 13-13 Plummer sbaglia tutto e manda in battuta Haak, che – con l’aiuto del Video Check – indovina il servizio vincente del 13-15.

Conegliano non molla e, nonostante qualche errore di troppo, ritrova la parità sul 17-17 con due punti consecutivi di Egonu; subito dopo però il muro di Gunes ristabilisce il vantaggio del Vakif (17-19). Santarelli si gioca i due time out, ma Gunes e Gabi sono implacabili: prima confezionano il 18-21 e poi anche il 18-23. Plummer e Folie (ace) alimentano le ultime speranze di Conegliano con i punti del 20-23, Gabi però si procura 4 match point: il primo lo cancella Egonu con un muro dopo un’azione rocambolesca, ma al secondo tentativo ancora la brasiliana fa esplodere la gioia giallonera (21-25).

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A.Carraro Imoco Conegliano-VakifBank Istanbul 1-3 (22-25, 21-25, 25-23, 21-25)
A.Carraro Imoco Conegliano: Caravello, Plummer 8, Courtney, De Kruijf 4, Folie 12, Omoruyi ne, De Gennaro (L), Vuchkova, Frosini ne, Gennari, Wolosz 1, Sylla 11, Egonu 39, Munarini (L) ne. All. Santarelli.
VakifBank Istanbul: Gulubay, Ozbay 2, Senoglu, Aykaç (L), Akman ne, Ogbogu 5, Gurkaynak ne, Gabi 23, Haak 19, Boz, Bartsch 4, Acar (L) ne, Cebecioglu ne, Gunes 10. All. Guidetti.
Arbitri: Ivanov (Bulgaria) e Krticka (Repubblica Ceca).
Note: Conegliano: battute vincenti 5, battute sbagliate 15, attacco 45%, ricezione 50%-19%, muri 6, errori 35. Vakif: battute vincenti 4, battute sbagliate 7, attacco 46%, ricezione 58%-17%, muri 6, errori 14.

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