In Georgia, Polonia e Turchia gli Europei giovanili del 2024
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La CEV ha definito le sedi dei Campionati Europei giovanili di Beach Volley per la stagione 2024. A ospitare le competizioni che assegneranno i titoli continentali nelle categorie Under 18, Under 20 e Under 22 saranno, rispettivamente, la Georgia, la Polonia e la Turchia. Una decisione storica in particolare per il paese caucasico, che ospiterà per la prima volta (nella località di Kachreti, dall’11 al 14 luglio) un evento di questa rilevanza.
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È ormai un appuntamento fisso, al contrario, quello dell’Inciralti Beach Volleyball Centre di Izmir: dal 6 al 9 giugno la città turca tornerà ad accogliere gli Europei Under 22, già organizzati nel 2020. Negli ultimi due anni a Izmir si sono svolti gli Europei Under 20, che per il 2024 si sposteranno invece allo Slupna Park di Myslowice, in Polonia, dal 25 al 28 luglio. Si tratterà di un ritorno dopo esattamente vent’anni: nel 2004, quando la città ospitò la competizione Under 18, ad aggiudicarsi l’oro furono due giovani destinati a un grande avvenire nella pallavolo indoor, Michal Kubiak e Zbigniew Bartman.
Lunedì parte ufficialmente la stagione della Nazionale italiana femminile, guidata dal commissario tecnico Julio Velasco. Per il primo collegiale sono state convocate 16 atlete.
Nell’anticipo di Gara 1 andato in scena nella cornice “total white” del Pala Barton, Perugia ha vinto il match con i marchigiani 3-0 (25-22, 25-19, 25-22)
Perugia si è portata avanti 1-0 nella serie di Semifinale scudetto con la Lube. Lo ha fatto nell’anticipo di Gara 1 andato in scena nell’emozionante cornice di pubblico “total white” del Pala Barton Energy vincendo il match con i marchigiani 3-0. Un risultato che, nonostante sia netto, non è sinonimo di una sfida facile: al contrario, il match ha regalato spettacolo ed è stato combattuto su ogni singolo pallone. Lo ha evidenziato anche Max Colaci, subito dopo il fischio finale:
"Questo è solo il nostro primo “punticino”, ma bisogna arrivare a tre. Io mi aspetto una serie molto lunga perchè, nonostante il 3-0, è stata una partita molto complicata. Chiaramente siamo contenti, quello che volevamo era essere subito presenti e imparare qualcosa da portarci a casa in questa serie, sia per quanto riguarda noi che per il nostro avversario. Quello che ci “portiamo a casa” sono alcune situazioni che potevamo gestire meglio, sul muro-difesa, alcune situazioni in cambio palla, soprattutto su alcuni battitori. Ci portiamo anche le cose buone che abbiamo fatto perché quando siamo riusciti a spingere in battuta siamo stati ordinati nella fase break: questi sono tanti aspetti sui quali naturalmente lavorare. Da domani si pensa già a gara 2".
Il libero di casa bianconera, alla sua ottava stagione consecutiva in maglia Sir Susa Vim Perugia, è un veterano dei Play Off (con ben 17 partecipazioni all’attivo) e sa bene che ormai, come diceva coach Lorenzetti nella conferenza pre-gara, i risultati delle partite sono sempre di meno lo specchio dei numeri che appaiono sul tabellino finale, e sempre di più il frutto di tanti “numeri che non si vedono”: le coperture, le difese, quei palloni toccati dal muro che permettono di ricostruire l’azione di gioco. E anche ieri sera il match con la Lube ne è stato la conferma e Max Colaci è stato uno dei protagonisti in campo, in tanti di quei palloni.
"Nel tabellino non c’è scritto che tipo di pallone hai ricevuto, quante palle hai preso, a che velocità arrivavano quei palloni. Lo stesso vale per gli attaccanti: non c’è scritto se ha attaccato contro un muro a uno, contro un muro a tre, palla alta….E’ chiaro che la pallavolo si basa sui numeri, ma per quanto riguarda poi il campo, è altro: leggere le varie situazioni, momenti importanti, giocare i palloni, quelli che scottano. Bisogna giocare palla su palla e soprattutto sempre la palla successiva, perché la pallavolo ti dà quasi sempre una nuova chance".