Irene Mpeti Lalo, nipotina d’arte: ha solo tredici anni la più giovane del Mondiale Under 18

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Di Redazione

La Repubblica Democratica del Congo non è riuscita a qualificarsi alla seconda fase del Mondiale femminile Under 18: una squadra molto giovane e molto forte fisicamente ma estremamente grezza dal punto di vista tecnico è uscita stritolata dagli equilibri del Gruppo D rimediando quattro sconfitte, tutte per 3-0.

Ma non è stato un disastro, ci sono anche elementi di merito: intanto la nazionale congolese è per età media una delle più giovani in assoluto del torneo e poi vanta la giocatrice più giovane, Irene Mpeti Lelo, appena tredici anni. Per una squadra debuttante al Mondiale Under 18 può bastare.

Irene (a destra nella foto con la maglia azzurra) è nata il 23 novembre 2005, festeggerà quattordici anni tra un paio di mesi. È una “figlia d’arte”: suo padre è stato un discreto pallavolista, come la madre; ma chi le ha trasmesso l’amore per questo sport è suo nonna, Micky Mpeti, giocatrice della nazionale congolese per diversi anni, oggi consigliere della federazione e dirigente della nazionale giovanile. Ma nessuno si sarebbe mai immaginato di vederla come la più giovane tra le 240 giocatrici del Mondiale. Irene se l’è cavata più che bene, ha giocato quasi tutte le partite da titolare mettendo a segno 23 punti – terza nella classifica della nazionale congolese – con 18 attacchi punto, un muro e ben quattro ace.

“Essere al Cairo è già un grandissimo risultato – dice Irene – anche se in questo momento il mio dovere è la scuola sogno una carriera da professionista nel volley. Speravo di potermi mettere in luce in questo mondiale e che potesse essere il mio primo passo verso una carriera in questo sport. Il giorno che il mio CT Hamid Abdallaoui mi ha convocato per partecipare al Mondiale è stato il più bello della mia vita. Ho solo 13 e questo è il mio primo torneo internazionale: avevo promesso ai miei compagni di squadra che avrei fatto il massimo, spero che siano orgogliosi di noi”.

(Fonte: FIVB.com)

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