Di Redazione
C’è un caso che riguarda Irina Sazonova nel campionato russo: la giovane attaccante, miglior realizzatrice della Superleague, è stata esclusa dalla prima squadra del Lipetsk e aggregata alle giovanili per contrasti con la dirigenza del club. In una dichiarazione rilasciata all’agenzia RIA Novosti, la giocatrice ha dichiarato di essere stata ingannata dal direttore generale Roman Pristovakin in merito ai dettagli dell’ingaggio: “Il mio contratto doveva essere con la formula 1+1, cioè al termine della stagione avremmo deciso se rinnovarlo. Ora invece Pristovakin ha proposto di aggiungere una penale di 20 milioni di rubli (circa 220mila euro, n.d.r.) per la risoluzione“.
Nonostante il lungo forcing della società, Safonova ha rifiutato e a quel punto “l’atteggiamento del dirigente nei miei confronti è cambiato. Ha detto che sarebbe stato uno scandalo se avessi interrotto il contratto durante il biennio e mi ha chiesto con insistenza di cambiare agente. Ho inviato una lettera al club chiedendo di rivedere la durata del contratto e firmare un accordo aggiuntivo per un anno: in caso di rifiuto, avrei lasciato la squadra di mia spontanea volontà. Dopodiché, al termine di una seduta di allenamento, il tecnico ha annunciato che mi sarei allenata con il settore giovanile“.
Safonova, che compirà 22 anni ad aprile, ha sempre giocato con la maglia del Lipetsk, con cui ha iniziato la sua carriera nel 2014.
(fonte: RIA Novosti)