Di Redazione
Si è conclusa la stagione del volley in Israele con l’assegnazione dei titoli nazionali: in ambito maschile si conferma squadra dominante l’Hapoel Mate-Asher Akko, una squadra che rappresenta un collettivo di villaggi e kibbutz che si è ormai da tempo stabilita ad Akko, ovvero Acri, l’antica e splendida città portuale fortificata di Tolemaide. La squadra era nata come molte altre in un kibbutz fino a diventare una rappresentativa sempre più grande e importante. A oggi è la squadra più vincente del paese con 15 titoli nazionali, uno in più della leggendaria formazione dell’Ha’amaapil. Il campionato israeliano negli ultimi anni è cresciuto molto e anche i suoi club stanno migliorando il loro ranking internazionale: il regolamento nazionale è molto rigido. Un solo giocatore straniero è consentito a ogni club: quello dei Reds è Bartlomiej Kluth, opposto polacco giocatore che fino al 2018 era allo Stettino e che per il secondo anno ha giocato in Israele. Kluth è stato decisivo nella quarta finale contro lo Kfar Saba battuto 3-1 nella gara decisiva: per la squadra di Acri è il dodicesimo titolo negli ultimi tredici anni, tutti vinti con il tecnico Noam Katz in panchina.
In ambito femminile vittoria invece per il Maccabi Haifa che riesce a ripetersi dopo il titolo dello scorso anno: dopo aver perso la coppa nazionale da parte dell’Hapoel Kfar Saba il Maccabi si è ampiamente rifatto in campionato. Terzo titolo in quattro anni: guida della squadra la veterana Logan Tom, la splendida giocatrice di 37 anni, americana, dopo essere stata la più giovane statunitense inserita in un roster olimpico è tornata al Maccabi a metà stagione diventando decisiva nel corso dei play off. La carriera di Logan, ben diciasette club di dodici diversi paesi tra i quali Brasile, Spagna, Svizzera. Turchia, Giappone, Cina, Indonesia e Nuova Zelanda, non si chiuderà qui: il Maccabi le ha già offerto un altro anno di contratto.
(Fonte: Cev.eu)