Italia sul velluto in VNL: anche la Cina si arrende in tre set

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Continua a volare la nazionale maschile nella seconda settimana della VNL a Rotterdam: dopo il 3-0 all’esordio sull’Iran, anche la Cina si arrende con lo stesso punteggio e l’obiettivo della qualificazione alla Final 8 è sempre più vicino. Lo sviluppo del match è simile (in meglio) al giorno precedente: due set dominati in lungo e in largo, nel terzo l’Italia rallenta un po’ e rischia qualcosa nel finale facendosi annullare due match point, ma chiude ai vantaggi. Ancora battuta e muro i punti di forza degli azzurri, con ben 12 block vincenti. Ora, con 4 vittorie all’attivo, la squadra di De Giorgi può prepararsi con grande serenità alla sfida di domani alle 20 con la Serbia.

Top scorer della gara Yuri Romanò con 12 punti e 4 muri all’attivo; ancora una grande partita per Simone Giannelli, mentre Alessandro Michieletto fa la differenza in battuta e a muro prima di essere sostituito da Tommaso Rinaldi. Lascia il segno Simone Anzani, autore di 3 muri vincenti e dei punti decisivi per la vittoria nel finale di terzo set; da segnalare anche l’esordio assoluto in azzurro per Edoardo Caneschi, con tanto di ace. Resterà un mistero il mancato impiego da parte della Cina del giocatore più rappresentativo, lo schiacciatore Zhang Jingyin, ma non è che all’Italia dispiaccia troppo; interessante invece l’impatto del collega di ruolo Zhai, entrato a gara in corso e autore di 12 punti.

Italia VNL
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I SESTETTI – Una sola variazione nel sestetto iniziale per De Giorgi: c’è Anzani al posto di Russo in diagonale con Galassi. Confermati Giannelli in regia, Romanò opposto, Michieletto e Lavia schiacciatori, Scanferla libero. A sorpresa la Cina lascia fuori il suo giocatore più rappresentativo, Zhang Jingyin: in palleggio c’è Wang Hebin opposto a Jiang, i centrali sono Wang Dongchen e Peng, in posto 4 Wang Bin e Yu, il libero è Yang.

1° SET – Avvio all’insegna del muro: Wang Hebin risponde a Michieletto (2-2), Anzani piazza un altro block e l’Italia approfitta dell’errore di Wang Dongchen per portarsi sul 5-2. La fuga del 7-3 firmata Lavia costringe il CT cinese a fermare il gioco, ma lo stesso schiacciatore allunga ancora (9-4). Jiang accorcia le distanze (9-6), il muro azzurro però resta implacabile ed è di Galassi il 12-7. Giannelli trova il fortunoso ace del 15-10, Lavia firma un altro muro (17-11): la Cina getta nella mischia Zhai, che a sua volta viene murato dallo schiacciatore di Trento. Lavia “on fire” anche in attacco (19-11) e l’Italia vola: il turno di servizio di Michieletto si allunga fino al 23-11, per un parziale di 8-0. Chiude Galassi per un nettissimo 25-13.

2° SET – La Cina presenta dall’inizio Chen in palleggio e Zhai in posto 4, ma sono sempre gli azzurri a dominare: muri di Michieletto (2-0) e Anzani, che insieme a Lavia firma il break del 5-1. Sul solito servizio di Michieletto, Lavia allunga fino all’8-2 e Yu sostituisce Wang Bin. Gli azzurri hanno ben pochi problemi e sull’11-6 c’è spazio per Rinaldi, che rileva Michieletto. L’errore di Jiang concede il massimo vantaggio all’Italia (15-8), ma poi la Cina ha un sussulto con un parziale di 0-3 chiuso dall’errore di Romanò (17-13). Doppio cambio azzurro con Sbertoli e Gironi; Yu accorcia fino al 19-16, ma gli errori in serie di Peng, Jiang e Zhai fanno volare l’Italia sul 23-16 e ci pensa Gironi a mettere fine al set (25-19).

3° SET – De Giorgi conferma in campo Rinaldi e sostituisce Galassi con Caneschi. La Cina mantiene il sestetto che ha chiuso il secondo parziale e stavolta, trascinata da Zhai, riesce a tenere il punto a punto (2-3, 7-6), anche se è penalizzata dagli errori in battuta. Il muro di Peng su Lavia vale il primo break per gli asiatici (9-11) e anche il primo time out dell’Italia. Pareggio immediato di Romanò (11-11) e Rinaldi infila l’ace del 14-13, ma il set si sblocca davvero solo sul 16-14, quando ad andare a segno dai nove metri è l’altro nuovo entrato Caneschi.

Il muro di Anzani spinge gli azzurri verso un altro break (19-15) e induce la Cina al time out; al rientro due attacchi di Jiang e un errore di Lavia riportano sotto gli asiatici (19-18) ed è De Giorgi a fermare il gioco. Rinaldi tiene avanti gli azzurri (21-19), Giannelli firma il 23-21; Lavia si procura due match point, ma gli errori di Sbertoli e Rinaldi valgono il 24-24. Ai vantaggi Anzani prende in mano la situazione: attacco e muro vincente per il 26-24.

Cina-Italia 0-3 (13-25, 19-25, 24-26)
Cina: Wang D. 4, Jiang 9, Wang H. 1, Yang (L), Yu 7, Guo ne, Li ne, Zhai 12, Peng 4, Qu (L) ne, Chen 1, Zhang G. ne, Zhang J. ne, Wang B. 1. All. Wu.
Italia: Michieletto 6, Giannelli 3, Sbertoli, Scanferla (L), Galassi 3, Lavia 11, Romanò 12, Anzani 11, Gironi 1, Russo ne, Rinaldi 4, Federici (L), Caneschi 1, Magalini ne. All. De Giorgi.
Arbitri: Fernandez Fuentes (Spagna) e Guillet (Francia).
Note: Cina: battute vincenti 1, muri 3, errori 24. Italia: battute vincenti 4, muri 12, errori 17.

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Andrea Radici sarà il nuovo allenatore di Mantova nella prossima stagione

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Il nuovo allenatore della Gabbiano Farmamed Mantova è Andrea Radici. Classe 1966, nativo di Città di Castello, il tecnico succede a Simone Serafini e ha firmato un contratto annuale con il club.

Di assoluto prestigio il suo curriculum: dopo gli inizi come secondo allenatore nel club della sua città, in serie A2, dal 1996 al 1999 è alla guida di Perugia, in B1. Seguono poi esperienze sulle panchine di Perugia, Arezzo, Spoleto e Foligno (tutte tra B1 e B2), prima del primo incarico in serie A2, quello di primo allenatore della Monini Spoleto, fino alla metà del dicembre del 2005.

Dopo un’annata sulla panchina di Bastia Umbra, in B1, dal 2007-2008 ritorna nella sua città natale, e inizia una scalata vertiginosa. Prima domina il torneo di B1, chiuso con 25 vittorie in 26 giornate, conquistando la promozione, e poi vive altri quattro anni in categoria, centrando i playoff nel 2009-2010 (primo turno), nel 2010-2011 (semifinale) e nel 2011-2012 (semifinale).

La stagione 2012-2013 è quella del trionfo: Radici e la sua Città di Castello dominano il torneo di A2 con 22 vittorie e due sole sconfitte, e ottengono la tanto agognata promozione in Superlega. Superlega dove, l’annata successiva, Radici porta ancora i suoi ai play-off, chiudendo al settimo posto in classifica e cedendo poi a Piacenza negli spareggi.

Piacenza che lo sceglierà poi l’anno successivo come guida tecnica, prima che Radici si sposti poi nelle Marche, ripartendo dalla serie B alla guida di Fano e conquistando la promozione in A3 al termine della stagione 2018-2019.

Chiusa la parentesi a Fano, Radici approda sulla panchina della Omifer Palmi, con la quale vince una Supercoppa di serie A3 (proprio contro la Gabbiano) e sulla quale resta fino allo scorso novembre, in serie A2.

"Sono estremamente soddisfatto dell’approdo di Andrea come nostra guida tecnica – spiega il presidente Paolo Fattorisono convinto potrà avviare un nuovo, importante ciclo, che ci regalerà soddisfazioni. È un tecnico di grande esperienza, che fa del lavoro e della crescita di ogni singolo giocatore il suo mantra. Quando ci è stata presentata questa opportunità, non ce la siamo fatta scappare".

(fonte: Gabbiano Farmamed Mantova)