Itas Trentino più forte. Alla BLM Group Arena sconfitta Padova in tre set

DATA PUBBLICAZIONE
TEMPO DI LETTURA
più di 5 minuti
SHARE
SHARE
TEMPO DI LETTURA
più di 5 minuti

Di Redazione

Tutto facile per l’Itas Trentino, che alla BLM Group Arena, dopo un avvio un po’ difficile, è riuscita a trovare la quadra giusta per portare a casa tre punti importanti contro la Kioene Padova. Un crescendo per i ragazzi di Angelo Lorenzetti che hanno chiuso il match sul 3-0 (25-23, 25-18, 25-16).

La cronaca del match

L’Itas Trentino si presenta in formazione tipo di fronte al proprio pubblico: lo starting six prevede Giannelli al palleggio, Vettori opposto, Russell e Kovacevic in posto 4, Lisinac e Candellaro al centro, Grebennikov libero. La Kioene Padova schiera Travica al palleggio, Torres opposto, Cirovic e Louati come schiacciatori, Volpato e Polo centrali, Danani De La Fuente libero.

L’avvio di gara è tutto di marca ospite; Torres e Louati guidano i patavini subito sull’1-4, situazione di punteggio che costringe Lorenzetti a spendere immediatamente un time out. Scelta azzeccata, perché i gialloblù alla ripresa impattano la situazione già a quota 5 grazie a Kovacevic (attacco e successivo ace) e poi con Lisinac (altra battuta punto) passano a condurre (8-6). Padova è però tutt’altro che remissiva e risponde a sua volta ancora con l’opposto portoricano e il martello francese (11-12). La contesa è contraddistinta soprattutto dal servizio, così serve una nuova fiammata dalla linea dei nove metri di Lisinac a riportare Trento a +2 (16-14, time out Baldovin) e poi una di Vettori (18-16) per respingere l’ennesimo tentativo di recupero patavino. Il finale di parziale è comunque equilibrato (20-19, 22-21), ma sempre tenuto sotto controllo dai padroni di casa, che chiudono sul 25-23 grazie all’efficacia in fase di cambiopalla di Russell.

Dopo il cambio di campo il match riprende sul filo dell’incertezza, con Trento che prova ad accelerare con Kovacevic (6-4) e Padova che la raggiunge immediatamente (6-6). Trovata la parità, gli ospiti però si disuniscono, iniziano a sbagliare molto in attacco favorendo una nuova fuga gialloblù (10-7 e 13-9) che passa anche dalle mani di Vettori. L’opposto emiliano trova anche un muro su Volpato, che offre il massimo vantaggio agli iridati (16-11) e che costringe i veneti a rifugiarsi in un time out. La strada che porta verso il 2-0 interno è però tutta in discesa (19-14, 23-15) anche perché nella metà campo dei locali inizia a funzionare a dovere anche il muro e per la Kioene sono dolori (25-18).

Sulle ali dell’entusiasmo l’Itas Trentino parte alla grande anche nella terza frazione (6-4 e 9-6), guidata dalla coppia serba Lisinac-Kovacevic. Uros detta legge anche a muro, fermando sovente Torres (13-9) e per la Kioene diventa notte fonda (16-11, 19-12) pure in ricezione. Lorenzetti inserisce Cavuto per Russell e i gialloblù volano in fretta verso il 3-0 (25-16) proprio con due punti dello stesso Oreste.

Itas Trentino – Kioene Padova 3-0 (25-23, 25-18, 25-16)

Itas Trentino: Giannelli 1, Kovacevic 16, Lisinac 7, Vettori 14, Russell 9, Candellaro 6, De Angelis (L), Van Garderen 0, Grebennikov (L), Nelli 0, Cavuto 3. N.E. Daldello, Codarin. All. Lorenzetti.

Kioene Padova: Travica 1, Louati 14, Polo 4, Torres 13, Cirovic 9, Volpato 2, Bassanello (L), Danani La Fuente (L), Cottarelli 0, Barnes 1, Lazzaretto 0, Sperandio 0. N.E. Premovic. All. Baldovin.

ARBITRI: Gnani, Goitre. NOTE – durata set: 30′, 29′, 23′; tot: 82. SPETTATORI: 3011 – INCASSO:22905

(Fonte: comunicato stampa)

ARGOMENTI CORRELATI

CONDIVIDI SUI SOCIAL

Facebook

ULTIMI

ARTICOLI


Carlo Parisi Volley Bergamo 1991

Bergamo conferma lo staff di coach Parisi per ricominciare da dove è arrivata

A1 Femminile

Bergamo blinda anche il suo staff tecnico. Dopo quella di Carlo Parisi, arriva la conferma anche dei suoi più stretti collaboratori: il vice, Marcello Cervellin, il preparatore atletico Luca Rossini e lo scoutman Alessandro Bianciardi. E, con loro, anche per lo staff medico si proseguirà il percorso nel segno della continuità con i medici Alberto Baldi e Maurizio Gelfi, la nutrizionista Marta Gamba e i fisioterapisti Matteo Gandolfi e Matteo Bonfanti. E come Team Manager ci sarà ancora Ludovico Carminati.

Così, mentre Rossini condivide l’avventura in Nazionale con Parisi e lo Staff di Velasco, Cervellin lavora in palestra per tenere in allenamento Linda Manfredini, rimasta a Bergamo per terminare l’anno scolastico.

Ed è proprio il secondo allenatore rossoblù a tirare le somme di un’annata speciale, provando a spiegarne i segreti: “Si è creato subito un buon rapporto tra i componenti dello staff, la squadra e la società. Poi abbiamo avuto l’abilità di sfruttare un inizio di campionato senza big in molte delle squadre avversarie che ci ha permesso di andare in fiducia per il resto della stagione. Forse avremmo potuto fare un po’ meglio nella parte finale dell'anno, anche se bisogna riconoscere che ci sono stati degli scontri con squadre di caratura superiore. A Bergamo ho trovato un ambiente dinamico in un campionato in cui è andato tutto bene, un contesto che ha dimostrato cultura sportiva anche nei piccoli momenti di difficoltà. Perché quando le cose vanno bene è tutto più semplice, ma nei momenti in cui i risultati non venivano, la società ci ha messo in condizione di tranquillità e organizzazione per fare il meglio possibile”.

C’è qualcosa che avrebbe voluto fare in modo diverso?

“Avrei voluto fare qualche risultato in più alla fine della stagione che ci avrebbe permesso di fare una partita di più in casa nella fase dei Play Off e di avere qualche possibilità in più per allungare il nostro percorso. Ma non si può chiedere tanto di più a questa stagione”.

E ora?

“Ora dobbiamo lavorare per ricreare situazioni simili di fiducia della squadra e di fiducia reciproca da parte di tutti noi e poi limare ogni piccolo particolare in cui tutti possiamo migliorare. E’ utopico pensare che si possano ricreare le stesse situazioni dello scorso anno, in cui siamo stati bravi ma abbiamo avuto anche un po’ di fortuna. Quella fortuna che forse non avremo, potremo aggiustarla migliorando ogni dettaglio con l’obiettivo di confermare ciò che abbiamo fatto, che sarebbe un grandissimo risultato. Se poi venisse anche qualcosa in più…”.