Di Redazione
Qualche giorno è ormai passato dall’annuncio del suo clamoroso trasferimento al Kuzbass Kemerovo, ma l’argomento principe per gli appassionati di volley italiano rimane sempre quello. Ivan Zaytsev lo sa e ci scherza anche su in un’intervista rilasciata a Maurizio Colantoni per RaiSport: “Sono cose che succedono, soprattutto a me, perché ho sempre diviso l’opinione. C’è chi mi ama e chi mi odia. Queste cose bisogna saperle affrontare e avere la pelle dura… Ma magari questo viaggio di un anno in Russia mi aiuterà a staccare un po’ la testa da questo argomento“.
Il capitolo nazionale resta sempre un tema caldo: “Il pensiero va sempre all’emozione nel sentire risuonare l’inno di Mameli. Tutto è stato traslato di un anno e non è stato semplice da digerire. Le Olimpiadi di Tokyo forse saranno l’ultima occasione per noi ‘vecchietti’, ma è anche vero che per quelle successive bisognerà aspettare solo 3 anni e non più 4… quindi un pensierino qualcuno, tra cui io, ce lo può ancora fare“. E i giovani? “Hanno un anno in più per crescere e per rodarsi, in un campionato rivoluzionato dalla pandemia, in cui spero che possano trovare più spazio“.
Lo Zar preferisce invece sorvolare sul suo futuro: “Per il momento è un anno di transizione, bisogna vedere poi che cosa succederà. Questo virus mi ha insegnato che non si possono fare programmi“. Ma il trasferimento in Russia, per la prima volta, lo costringerà a separasi dalla famiglia: “Da questo punto di vista è un grosso sacrificio, per me ma soprattutto per mia moglie. Un messaggio per lei? La amo tanto… e non la invidio per niente!“.
Un estratto dell’intervista è disponibile online.
(fonte: RaiSport)