Di Redazione
La Leo Shoes Modena si gode la fondamentale vittoria casalinga contro la Lube, un successo che dà un’enorme iniezione di fiducia alla squadra emiliana. “Quest’anno è la prima vittoria contro una grande – ricorda Ivan Zaytsev – ed è stata davvero bella, non tanto dal punto di vista tecnico ma per l’energia che abbiamo respirato all’interno del nostro palazzetto. Avevamo bisogno di energia, dobbiamo assorbirla perché ci servirà contro Milano, contro Trento e in Coppa Italia“.
Incontentabile lo Zar nel ripercorrere l’avvio di gara: “Peccato per quel primo set iniziato male, con un mio errore che non ha dato il giusto spirito alla squadra. Però i ragazzi mi hanno aiutato a rientrare in partita ed è stata una grande vittoria di gruppo. La battuta? Se gira così, sono volatili per diabetici… però ricordiamo che lo stesso era successo all’andata in casa loro, a parti invertite“.
“Sono molto contento e orgoglioso – aggiunge Micah Christenson – di come siamo ripartiti nel secondo set, dopo che avevamo preso una bella botta in faccia. Siamo stati bravi a rimanere lì e mantenere la fiducia anche quando eravamo sotto. Nel primo set non abbiamo trovato i ritmi giusti di gioco, in battuta ma anche in difesa e in palleggio: non eravamo noi. Difficile risalire, ma abbiamo scalato la montagna. Sono tre punti d’oro, contano tantissimo, ma anche per il morale è una vittoria pesante: ci fa capire che è importante mantenere la stessa energia e lo stesso atteggiamento sia quando siamo sotto, sia se ci troviamo avanti di 10 punti“.
Andrea Giani batte ancora sul tasto della metamorfosi arrivata con l’anno nuovo: “Stasera, dopo il primo set, abbiamo avuto la capacità di recuperare tanto a muro e in difesa, cosa che ci era mancata nella prima parte di stagione. Ci siamo messi sotto, consapevoli di alcune pecche, e le stiamo migliorando. Quello che rende questa squadra più solida è proprio sapere che, anche se gli avversari attaccano tante volte, possiamo fermarli in difesa. La Coppa Italia? Ogni partita va presa a sé, quello che non deve cambiare è il nostro atteggiamento, che si vede in partita ma nasce in allenamento“.