Di Redazione
La Tinet Gori Prata è al lavoro per la prossima stagione.
Il direttore sportivo Luciano Sturam e il coach dei Passerotti Cuttini, sono stati intervistati da Il Gazzettino Pordenone sul futuro della società e del campionato in A3 in generale che dovrà essere basato su una solida programmazione.
«Non conosciamo lo sviluppo della pandemia e ciò rende molto complessa la programmazione. Dobbiamo capire se si potrà giocare a porte chiuse o con gli impianti a capienza ridotta. In quel caso sarà importante avere un protocollo preciso, per gestire al meglio entrate e uscite del pubblico e chiarire esattamente quali siano le responsabilità di società e dirigenti. Sarà necessario inoltre definire quali modalità di allenamento adottare, come comportarsi in caso di contagi anche a livello contrattuale e se sia necessario sanificare gli ambienti a ogni allenamento o solo a intervalli regolari”
Resta l’ottimismo per un grande desiderio di ritorno alla normalità. «Sicuramente – conclude il ds -, anche se alla base di tutto ci dovrà essere la consapevolezza che l’eventuale ripresa non potrà essere comoda e senza ostacoli».
Dello stesso avviso è il tecnico dei “passerotti”, Jacopo Cuttini. «Nell’ambito dello sport ci si sta preoccupando per recuperare le risorse utile alla ripartenza. E già chiaro che ci sarà una importante rimodulazione dei valori: prevedo un ridimensionamento sostanzioso in ambito sportivo. Ci saranno realtà che subiranno meno scossoni e altre che soffriranno di più».
A Prata cosa succederà? «In questo momento è ancora presto per dirlo. Posso soltanto affermare che il gruppo dirigenziale è pronto ad affrontare le difficoltà: i toni sono sempre propositivi. L’idea è quella di non gettare al vento quello che è stato fatto con tanto sacrificio, anche se sarà una ripresa complicata, piena di insidie non solo economiche ma anche sanitarie».