Di Roberto Zucca
L’immagine dello scorso 6 settembre, in cui Jakob Windisch e il suo compagno di squadra Samuele Cottafava alzano il trofeo del Campionato Italiano Assoluto al cielo, è lo specchio di un paese nel quale il Beach Volley ha un nuovo futuro ricco di speranze.
Partiamo da qui, Jakob?
“Be’, partiamo da una bella immagine. L’immagine di una stagione che è andata secondo il miglior pronostico per me e Samuele, e ne siamo strafelici. È stata una stagione combattuta, che ci ha messo di fronte ad ottime squadre e a un livello di beach volley che con gli anni migliora sempre di più“.
Al suo fianco Samuele Cottafava. Vedendovi il pensiero è di una coppia ben assortita. Anche caratterialmente.
“Ci compensiamo in tutto. Non potrei pensare di aver trovato compagno migliore di Samu, perché ci siamo supportati tanto in questo percorso“.
Sembra che abbiate bisogno di poche parole. In campo e fuori.
“(ride, n.d.r.) Sappiamo essere essenziali, ed è forse questa la nostra forza. Non c’è bisogno di dire molto, né quando le cose vanno bene né quando capita che non girino. Siamo abituati a lavorare in silenzio e a capirci con estrema semplicità“.
A Formia dicono siate due grandi lavoratori.
“Ci è stata offerta un’occasione, dobbiamo focalizzarci sugli obiettivi con rapidità e cercare di non farci sfuggire nessuna opportunità“.
La stagione si è conclusa con il primo posto al World Tour di Cervia. Adesso?
“Adesso starò qualche giorno a Vipiteno dalla mia famiglia perché avevo bisogno di respirare l’aria di casa e in generale di respirare. Cervia si è conclusa nel migliore dei modi ed è arrivato un successo internazionale che chiude un bell’anno. Spero si possa solo migliorare“.
In nazionale si parla di cambiamenti importanti. Cosa può dirci?
“In realtà non le so dire niente perché non ho avuto modo di essere informato sui cambiamenti e sulla programmazione futura. Per ora mi godo Vipiteno. Per la nuova stagione c’è ancora tempo“.
Parigi 2024?
“Un obiettivo. Non solo nostro“.