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Jan Zimmermann: “La salvezza è una vittoria del gruppo” (VIDEO)

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Di Redazione

Una salvezza conquistata con le unghie e con i denti, e per questo ancora più bella. La Kioene Padova si gode lo straordinario risultato della permanenza in Superlega, nonostante la sconfitta con Modena all’ultimo turno: “Siamo molto contenti – sorride Jan Zimmermanncerto, volevamo un punto per salvarci con le nostre forze, ma secondo me nell’arco della stagione abbiamo meritato questo risultato. Abbiamo giocato tante partite molto bene, compresa quella di oggi. L’obiettivo l’abbiamo raggiunto, adesso festeggiamo un po’!“.

Nel girone di ritorno Padova è apparsa spesso in affanno: “La seconda parte di stagione è sempre più difficile – commenta il palleggiatore – perché le squadre imparano a conoscersi e si trovano meglio in campo. Anche noi secondo me siamo cresciuti, ma il Covid non ci ha aiutato. Alla fine però abbiamo vinto la partita più importante, quella contro Vibo, e lì si sono visti il carattere e il gruppo: abbiamo ottenuto questa salvezza con un gruppo che è rimasto unito, era la cosa più importante. Per una squadra così giovane era fondamentale“.

La salvezza è stata molto sofferta – ammette il tecnico Jacopo Cuttini – ma sapevamo dall’inizio che sarebbe stato complicato, perché siamo la squadra più giovane del campionato e l’esperienza conta tanto, lo abbiamo visto. Però i ragazzi sono stati splendidi. Per settimane abbiamo dovuto giocare ogni tre giorni, si faceva fatica a preparare le partite e a metabolizzare le sconfitte; poi quelle due settimane di stop ci hanno consentito di arrivare pronti e con la testa giusta allo scontro diretto“.

Cuttini non ha dubbi sull’arma vincente della sua squadra: “L’ingrediente decisivo è stata la consapevolezza. Nel girone d’andata abbiamo fatto alcuni risultati a sorpresa, e siamo stati molto bravi a portarci a casa i punti con la nostra determinazione senza guardare in faccia a nessuno né i nomi sulle maglie. Ma anche in quei momenti ho sempre detto ai ragazzi che salvarsi sarebbe stato complicatissimo, lo sapevamo. La consapevolezza di chi eravamo, e di dover soffrire, non ci ha mai abbandonato“.

(fonte: YouTube Pallavolo Padova)

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