Di Redazione
Nessuna polemica, nessuna discussione: se Jaqueline Endre sta soffrendo del suo forzato addio alla nazionale brasiliana è brava nel non darlo a vedere. Di fatto è reduce da un fallimento: aveva ricevuto l’OK di Zé Roberto per presentarsi alla Volleyball Nations League come libero e provare a proseguire il suo stint nella Seleçao che durava ormai da diciotto anni e che poteva prolungarsi fino ai Mondiali e forse alle Olimpiadi. Ma gli esperimenti non hanno dato buon esito: una sola partita, ma anche numerosi allenamenti, sono bastati al CT per capire che non era cosa e che occorreva presentarsi con giocatrici d’esperienza e meno improvvisate nel ruolo.
Jaqueline ha incassato: “Per me era una sorta di novità assoluta e ce l’ho messa tutta – dice la giocatrice – purtroppo non ha funzionato e non è colpa di nessuno. Da sportiva, da competitor, devo essere pronta ad ammettere che c’era chi nel ruolo dava maggiori garanzie di me. Tutto qui… mi sarebbe piaciuto essere confermata in nazionale e provare ad arrivare fino alle Olimpiadi del 2020 ma non è possibile”.
Jaqueline non fa alcuna polemica, anzi… ringrazia: “Ora posso dedicarmi ad altri progetti, alla mia famiglia e alle mie passioni. Ho trascorso diciotto anni meravigliosi in nazionale, mi sono dedicata anima e corpo alla squadra e ho ottenuto grandi successi, splendide emozioni e straordinarie amicizie. Ringrazio ancora la federazione e la squadra per avermi dato questa possibilità, avrei dato tutto anche stavolta ma va benissimo così. Auguro alle mie compagne di squadra tutto il meglio per le nuove sfide che arriveranno. Amore e gratudine…” dice Jaqueline chiudendo il suo messaggio.
La cosa paradossale è che se anche Jaqueline non è stata la risposta ideale, il Brasile che si sta preparando al Mondiale ha un serio problema nella casella del libero. Thales e Suelen – che tra l’altro è anche reduce da un intervento alla mano – hanno dato poche garanzie nelle gare decisive della Volleyball Nations League che ha visto il Brasile chiudere al quarto posto dopo essere stato battuto 3-0 sia in semifinale che nella finalina di consolazione.