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Jordi Ramon si racconta e carica Cisterna: “Obiettivo playoff ampiamente alla nostra portata”

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Trascorsi svariati anni da quando l’allora Telepiù trasmetteva una trasmissione seguitissima il sabato, dandoci la classifica dei cannonieri della serie A1 in cui svettava quel fenomeno di Rafa Pascual, eccoci di nuovo tornati sulla scena del crimine pallavolistica. È arrivato Jordi Ramón lorsignori, è arrivato per noi nostalgici del volley spagnoleggiante, carico di passione, sangre, e spettacolo.

È arrivato in Italia, dopo aver circumnavigato l’Europa, vincendo prima qualcosa di importante nel suo Paese (ad esempio due titoli in Supercoppa) per avere un buon biglietto da visita e passando poi da Germania e Francia per approdare infine a Cisterna, dove al secondo anno di permanenza in Superlega, il suo nome spicca tra quelli che suscitano interesse e curiosità. Forse per quel suo modo di fare senza voler dire troppo di sé fuori dal campo, o per quel modo di fare palmesano, alla Rafa Nadal, che ci fa subito propendere per lui e per il suo avvenire.

“Cisterna è sicuramente un club in cui mi sto trovando bene. Al secondo anno sono felice di giocare in una squadra nella quale con i compagni si è creato un bell’affiatamento. Siamo partiti con qualche difficoltà, ma un gruppo che si è amalgamato settimana dopo settimana, ci ha dato modo di affrontare la sofferenza delle prime giornate in maniera più dolce. Abbiamo cominciato a giocare un po’ meglio e le sei vittorie ottenute sono state una bella soddisfazione. Guardando la classifica posso dire che possiamo certo fare di più, ma sono felice dell’attuale posizione, anche perché abbiamo superato lo scoglio delle partite più complicate della stagione e in questa seconda parte avremo delle partite più al nostro livello”.

Foto Lega Volley Maschile

Dove vuole arrivare Ramón in questa stagione?

“L’obiettivo è la salvezza matematica, ma voglio pensare che i playoff siano un traguardo ampiamente alla nostra portata e quindi lavoreremo tanto per poter entrare nelle squadre che si giocheranno la seconda parte del campionato”.

Secondo anno a Cisterna. È arrivato dopo parecchie peregrinazioni in giro per l’Europa.

“La Francia e la Germania sono state delle esperienze formative, ma non posso non essere felicissimo di giocare nel campionato più bello avvincente del mondo ora. Apprezzo molto anche la migliore organizzazione della società e la gestione del campionato”.

Con l’Italia che rapporto si è creato?

“Ottimo. In campo è una sfida continua anche perché qui ho avuto la possibilità di giocare il livello più alto mai raggiunto. Fuori dal campo amo molto soprattutto il cibo e i bellissimi posti che ci sono a pochi chilometri da Cisterna. Penso a Roma ad esempio”.

Foto Instagram @jordi_ramon7

Originario di Mallorca, impossibile non chiederle quanto le manchi l’Isola.

“Tanto. È un luogo incredibile, in cui ognuno vorrebbe vivere. La mia famiglia viene appena ha qualche giorno libero, ma in generale gli amici, il tempo, la vita e l’aria che si respira mi mancano ogni giorno”.

Lei alla pallavolo arriva tardi.

“A 14 anni. Giocavo a calcio, ma non aspiravo a diventare un grande calciatore. Venni notato in spiaggia mentre giocavo a beach volley con gli amici e mi convinsero a trasferirmi al Palencia, che corrisponde un po’ al vostro Club Italia. La mia vita cambiò da quel momento. Trascorsi cinque anni che mi hanno formato in tutto e poi a 20 anni passai a Palma e a Teruel”.

Dove vinse due titoli in Supercoppa e una Coppa di Spagna.

“L’ultima stagione fu quella che ricordo con più piacere. Ho capito in quel momento che i frutti del lavoro di tanti anni cominciavano a vedersi e così iniziai ad immaginarmi al di fuori del campionato del mio Paese e sperare di poter giocare la pallavolo che ho la fortuna di fare oggi”.

Abbiamo avuto Rafa Pascual nel nostro campionato. Quanto si sente un Pascual contemporaneo.

“Magari! (ride n.d.r.). È stato un grande giocatore, io ancora devo crescere e devo fare esperienza. Non è possibile paragonarmi ancora a lui”.

Foto Instagram @jordi_ramon7

Con la nazionale però lei conferma di essere un punto fisso?

“Mi piacerebbe poter dare alle prossime generazioni la possibilità di vedere la Spagna rappresentata alle Olimpiadi. Il movimento certamente crescerebbe. Il progetto per creare una nazionale forte nei prossimi anni spero che si concretizzi. Farebbe bene a tutti vedere una squadra competitiva sulla scena internazionale”.

Di Roberto Zucca

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